In Campania tra serie D ed Eccellenza troppe panchine saltate con i successori che hanno fatto anche peggio. Una riflessione sul nostro calcio
L’anno nero degli allenatori. Viaggio nel mondo dei tecnici, dove in Campania la moda dell’esonero è esplosa in questa stagione. Ma cambiare conviene? Questa stagione dice di no. Sono mosche bianche i cambi tecnici dove gli allenatori subentrati hanno apportato una inversione di tendenza. Per la maggior parte, invece, i risultati sono stati per lo più scadenti, con piazze che hanno fatto macelli o addirittura chiamato i tecnici esonerati. Una riflessione che deve far pensare, l’allenatore forse non è più il “colpevole” principale, ma le colpe dei cattivi risultati vanno trovati nei club, nella cattiva gestione e nella costruzione di una rosa che spesso è sbagliata. Ma andiamo per ordine, nel girone H di serie D abbiamo gli esempi del Pomigliano, dove la gestione Nappi o quella Catalano non ha portato sensibili cambiamenti, idem a Sarno, dove nonostante Condemi non stia demeritando, ma il paragone con Gazzaneo in termini di media punti è pressochè identico. La Turris a sua volta si è rimangiata il cambio, mandando via Carannante per Potenza, salvo ritornare quasi immediatamente sui propri passi. E l’Aversa? Il cambio con Marasco non è che abbia pagato, anzi, mentre la Frattese è ingiudicabile in quanto detiene un record di allenatori cambiati unico in Italia probabilmente. Nel girone I, abbiamo gli esempi di Portici ed Ebolitana, due cambi a furor di popolo ma nessun risultato sensibile, mentre caso strano Nocerina ed Ercolanese che hanno optato per la strada della continuità sono nei primissimi posti. E in Eccellenza? L’Afragolese ha mandato via Borrelli per Coppola, certamente il secondo male non ha fatto ma Borrelli era comunque al secondo posto. Una mosca bianca è Sarnataro, che ha preso la Puteolana 1902 in posizione difficile per portarla in zona play off, mentre il Giugliano con Mandragora per Amorosetti ha fatto addirittura peggio in termini di media punti e adesso ci sarà il decano Gargiulo per traghettare la squadra. Cagnale per Peluso non ha cambiato le sorti, mentre qualcosina si è mosso a Forio con Impagliazzo anche se comunque gli isolani restano nei bassifondi. Non giudicabile il caso Sessana per la natura del cambio E nel girone B? Il cambio del Nola è stato sicuro positivo, con mister Liquidato che ha portato risultati importanti, mentre per quel che concerne la Palmese nulla è cambiato, così come a San Vito Positano. I cambi della Battipagliese hanno sempre e solo peggiorato la situazione, mentre il S. Agnello è sempre rimasto fanalino di coda. Insomma, una moria, una ecatombe di tecnici che nulla di diverso ha portato. Riflettiti cari presidenti, cari direttore, il colpevole non è sempre l’allenatore ma probabilmente lo tenete dentro casa.