L'epidemia che sta mettendo in ginocchio l'Italia e di conseguenza anche il mondo del pallone che vive una situazione dal futuro ancora non definito

NAPOLI (NA) - Un’emergenza che sta mettendo in ginocchio il paese ma che rischia di fare altrettanto con le società di calcio. La sospensione dei campionati ed il futuro incerto del mondo del pallone fa vacillare diversi presidenti costretti in molti casi a dover far fronte a situazioni di emergenza anche nelle loro attività principali intaccando inevitabilmente l’impegno dedicato alla causa calcistica.
Sono tanti i dirigenti che in questi giorni ripetono che il rischio di sparizione per diverse società è alto, dilettanti e non, e che bisogna innanzitutto debellare questa epidemia per poi valutare bene come concludere questa stagione. Tra le ipotesi al vaglio si è parlato di annullamento dei campionati e presunte mancate promozioni che potrebbero portare ad un tracollo di tutto il movimento dalla B in giù visti gli introiti esigui rispetto alla Serie A.
Ripartire da un annullamento dei campionati vanificherebbe i sacrifici di tanti presidenti che in tal caso sono pronti a lasciare, Vigorito su tutti. L’auspicio di tutti gli addetti ai lavori è che si possa risolvere tutto al meglio magari confermando le classifiche all’ultima giornata completata prima della sospensione e premiare così chi sul campo si è meritato il primato in classifica.
Una situazione enigmatica che al momento non può, ovviamente, conoscere soluzione ma tutti a tempo debito attenderanno, confidando nel buon senso dei massimi rappresentanti, in una decisione che quantomeno non scontenti nessuno ed eviti l’eventuale sparizione di piazze storiche del calcio italiano.