Dalla retrocessione del Nola a Spalletti, vari gli argomenti trattati con l'ex Napoli

REDAZIONE - La vittoria di domenica contro il Lavello ha promosso il Taranto del direttore sportivo Francesco Montervino in Serie C. I pugliesi sono così tornati tra i professionisti dopo quattro anni e ora “vogliamo aprire un ciclo degno di questa città” dice il DS ai nostri microfoni. La riconferma del direttore non è messa in dubbio tanto che già domenica “il presidente ha confermato tutti e ieri ci siamo anche incontrati”. Prematuro parlare di obiettivi ma per la prossima stagione si dovrebbe programmare “per mantenere la categoria perché dopo tanti sacrifici non possiamo permetterci di buttarla via”.

Ora l’ex centrocampista del Napoli si gode la vittoria “il merita successo”, e non vuole che il momento sia rovinato dalle polemiche, neanche dalla questione del post Facebook dell’allenatore del Lavello Zeman: “Non voglio commentare, ho sentito anche cosa hanno detto quelli del Picerno e non mi interessa, voglio solo godermi la vittoria. Chi vince gode, chi perde parla, è sempre stato così, e io voglio stare zitto. Non replico neanche alle parole di Grieco”. Il direttore generale dei lucani Vincenzo Grieco si era infatti complimentato con la tifoseria a i calciatori tarantini ma non con i dirigenti accusati di non avere stile.

Montervino è legato alla Campania non solo per essere stato uno dei calciatori simboli della rinascita del Napoli di De Laurentiis ma anche per aver rivestito il ruolo di DS lo scorso anno a Nola in D. “Il dispiacere per la retrocessione è tantissimo”, ha detto. “Conosco la piazza, la città, la proprietà del mio amico ventennale De Lucia e Siciliano. Hanno tutta la mia stima e il mio rispetto. L’anno scorso con tanti ragazzi arrivammo al settimo-ottavo posto prima che la pandemia bloccasse tutto ed è un peccato non aver continuato con determinato gruppo di giovani”. Proprio con Nola ci sono stati dei contatti in questi giorni: “Ci siamo sentiti, entrambi mi hanno fatto i complimenti per la promozione ed è un peccato dover parlare anche di una retrocessione”.

Infine un commento sulla scelta del Napoli di affidare la panchina a Luciano Spalletti. “Resto allibito a chi prende Spalletti con scetticismo e ragionano solo per sentito dire. Parliamo di un tecnico preparato e credo sia uno dei migliori interpreti che il Napoli potesse prendere. Spero che gli sia affidata l’organizzazione totale della squadra perché merita”.