L'ex attaccante presenta, dal suo punto di vista, la sfida tra bianchi e rossoblu rivivendo le sfide che lo videro protagonista nell'ultimo precedente
Torna la sfida Savoia-Afragolese, le due squadre tornano a sfidarsi a distanza di tre anni dall’ultima volta, quando a guidare l’attacco rossoblu c’era un signore del gol come Tommaso Manzo, andato in rete sia all’andata che al ritorno. L’ex fantasista-attaccante, che ha vestito entrambe le maglie, a Campania Football racconta le sue impressioni sull’avvio di stagione delle due squadre, passando per le sfide di cui è stato protagonista e quello che potrebbe essere l’andamento del match.
Domenica ci sarà Savoia-Afragolese quarta e terza forza del campionato, inizio di stagione regolare o si aspettava qualcosa di diverso?
Guardando alla scorsa stagione forse da parte del Savoia mi sarei aspettato di vederlo a punteggio pieno ma avere sei punti dopo tre gare non è un bottino da buttare via, un passo falso ci può stare in un campionato lungo come la Serie D. L’Afragolese invece mi ha sorpreso, in positivo, è vero che ha una squadra molto forte ma essendo una neopromossa non mi aspettavo potesse avere un avvio di stagione così lanciato.
Dove possono arrivare queste due squadre?
Viste le rose a disposizione dei due tecnici possono tranquillamente arrivare nelle primissime posizioni. Hanno organici superiori a diverse avversarie e non mi sorprenderei se alla fine terminassero nelle prime quattro. Altro fattore determinante è avere società forti alle spalle, questo aiuta ad esprimersi al meglio nel corso del torneo.
C’è una favorita secondo lei?
Sulla carta ti direi Savoia per il fattore campo, si sa che portare via punti da Torre Annunziata non è mai stato semplice ma i pronostici sono fatti per essere ribaltati. A certi livelli conta più la qualità che il campo su cui si gioca, prevedo un match equilibrato ma che può essere ricco di gol.
Lei è il capocannoniere della sfida (insieme all’ex rossoblu Veglia) con due reti, che sapore ha giocare e segnare in una sfida del genere?
Vivere certe sfide ti dà sempre una grande emozione, a maggior ragione se poi riesci addirittura a essere protagonista con un assist o un gol. Risultare decisivo in match come questi ti rimane impresso dentro perché sai che certi momenti sono unici.
Chi può essere l’uomo chiave della gara?
Se parte titolare sicuramente Dino Fava, nonostante l’età è ancora il più forte. Ha una tecnica e un modo di stare in campo senza eguali nella categoria, se sarà della gara sarà lui l’ago della bilancia in grado di spostare gli equilibri.
Lei ha indossato entrambe le maglie, che esperienze sono state?
Al Savoia (2015-2016, ndr) i primi quattro mesi furono bellissimi, la squadra girava bene ed eravamo al passo della capolista Ercolanese. Da dicembre si trasformò in un incubo con la società, di allora, divenuta completamente assente, per questo decisi di andare via anche se con grosso rammarico. Ad Afragola (2017-2018, ndr) sono invece stato un anno intero e fu una grande stagione culminata nella finale playoff con il Bitonto rovinata solo da un maledetto rigore. Per questione di durata, l’esperienza di Afragola mi ha lasciato qualcosa in più ma è stato bello indossare entrambe le maglie.
Per chi delle due farà il tifo?
Ho l’impressione che la gara sarà molto equilibrata, sicuramente i due tecnici l’avranno preparata in maniera cosi oculata che rischia di diventare una partita bloccata. Spero di essere smentito e ci sia spettacolo magari con un bel pareggio e tanti gol.