Il direttore del Savoia parla della sua creatura, dello spareggio Frattese-Giugliano e del momento del nostro calcio

TORRE ANNUNZIATA - Marco Mignano a tutto tondo. Il direttore del Savoia affronta il momento del calcio campano, dallo sprint play off allo spareggio fino alla panoramica del football della nostra regione. Una chiacchierata piacevole con uno dei massimi esponenti del calcio campano, un dirigente tra i più preparati che negli ultimi anni è sempre stato sulla cresta dell’onda, un direttore che è segno di qualità e certezza di risultato.
Direttore, grande annata. Avete centrato i programmi alzando anche l’asticella..’
“È stato un anno positivo. Siamo stati chiari con la piazza, inizialmente volevamo mantenere la categoria come primo step e ci siamo riusciti, ora ci ritroviamo a giocarci questo obiettivo contro squadre di grande livello e proveremo ad entrare nelle prime cinque. Mancano 180′ ma daremo il massimo, peccato a Nardò anche se abbiamo incontrato una squadra che deve salvarsi e che ha giocato al massimo, ma la squadra ha grande cuore e carattere e siamo concentrati per regalare una soddisfazione ai tifosi. Torre Annunziata è una piazza dal palato fine, purtroppo abbiamo avuto qualche infortunio, la questione campo che ci ha penalizzato ma come primo anno siamo in linea con gli obiettivi e se entreremo nei play off metteremo la ciliegina su questa torta”.
In un recente intervento hai detto che le squadre campane a differenza delle pugliesi non si aiutano…
“È la verità. Noi battagliamo tra di noi, c’è tanto campanilismo a differenza delle pugliesi e anche team delle altre regioni dove c’è maggiore solidarietà tra di loro e dove si aiutano in vista degli obiettivi”.
Spareggio Frattese-Giugliano come la vedi?
“Faccio i complimenti alle due società, sono state straordinarie e meriterebbero la promozione. Conosco la serietà e la passione del presidente Sestile ma anche a Frattamaggiore hanno lavorato benissimo. È una gara da tripla, difficile azzardare un pronostico ma se proprio devo dico leggermente Giugliano per la qualità della rosa e il fattore psicologico che ha completato la rimonta ma la Frattese è lì non a caso e può succedere di tutto”.
Poi ci saranno i play off, un tuo pronostico…
“Inciderà sicuramente l’aspetto mentale di chi perderà e diventerà un fattore, poi questa Eccellenza è stata una vera serie D, le prime quattro sono straordinarie e sono sicuro che possiamo avere due promosse. Auguro a questi club di rappresentare al meglio la nostra regione, adesso si parla di Frattese e Giugliano ma anche l’Afragolese con Masecchia ha fatto cose eccelse e il Gladiator non è da meno come rosa e club”.
Nel girone B di Eccellenza chi la spunterà?
“È stato un campionato tra squadre che non lo volevano vincere. L’ha spuntata il San Tommaso a cui vanno fatti i complimenti, adesso vedo favorito l’Agropoli che ha giocatori di categoria superiore”.

Il momento del calcio campano, abbiamo una Juve Stabia che vola in B e in D tanta difficoltà dove solo Turris e Savoia ci rappresentano ai vertici…

“Il calcio è cambiato, c’è meno liquidità ma questo è lo specchio che dove si programma e ci sono persone serie come Colantonio e la famiglia Mazzamauro i risultati arrivano. Purtroppo c’è tanta improvvisazione, siamo indietro rispetto a regioni come la Puglia ma abbiamo un patrimonio umano importante e siamo sempre stati maestri e punto di riferimento. Credo sia arrivato il momento di resettare tutto e di ripartire con nuove idee eliminando l’improvvisazione”.

Quale è la ricetta?

“Programmazione e serietà, i risultati si possono ottenere solo in questo modo, oggi chi viene da noi sa che diciamo x avrà x e questo è segno di crescita. Solo in questo modo il calcio campano può tornare a splendere”.