La formazione di Castellabate pronta a brindare alla Serie D è guidata da un Presidente garbato che da oltre 50 anni insieme alla famiglia Carrano porta avanti il progetto calcistico
CASTELLABATE (SA) - Il modello Polisportiva Santa Maria 1932 dovrebbe essere seguito da molte società dilettantistiche. Qualcuno leggendo queste prime righe di questo articolo potrebbe chiedersi il perché. Una risposta singola non c’è ma sono tante. Una società modello, la si intuisce dalla presidenza, cioè dalla persona che la rappresenta in tutti gli ambiti. Francesco Tavassi, imprenditore nel settore della logistica e trasporto merci è una persona cauta e distinta, da sempre impegnata nel mondo dello sport ed alla sua passione per il calcio attraverso la società Polisportiva Santa Maria 1932. Questa stagione, il club con sede a Castellabate si è piazzato primo nel campionato di Eccellenza Girone B in attesa dell’ufficialità della promozione in Serie D.
Patron Tavassi sulla Serie D non si sbilancia, e c’era da attenderselo considerando la sua personalità di non lasciarsi andare in dichiarazioni prima di avere la certezza dei fatti.
“Prima di tutto, dobbiamo aspettare la comunicazione ufficiale della conclusione dei campionati. Quando poi ci sarà questa comunicazione, ci può essere un’altra notizia che le classifiche vengano congelate. Quindi se dovesse esserci, come tutti dicono, il congelamento delle classifiche sicuramente la Polisportiva beneficerebbe della sua posizione in classifica e potremmo festeggiare una promozione meritata sul campo”.
Sul capitolo rimborsi spese, Tavassi spiega il modo di agire della società nei confronti dei propri tesserati durante questa emergenza Covid-19. Un concetto molto chiaro che viene osservato a prescindere dall’emergenza sanitaria. La Polisportiva Santa Maria quando prende un impegno lo mantiene, punto e basta. Insomma un Presidente serio, una mosca bianca.
“Abbiamo continuato a sostenere la squadra anche a Marzo perché dovevamo dare un segnale di vicinanza ai tanti ragazzi che hanno famiglie e fatto dei programmi in base ad un campionato che sarebbe dovuto terminare ad Aprile. E’ stato rispettato l’intero accordo preso ad inizio stagione con i calciatori. E per Aprile? Attendiamo domani e vediamo quali saranno le decisioni. Noi siamo soliti che quando prendiamo un impegno lo rispettiamo. Una vicinanza si dimostra in modo concreto, poi abbiamo fatto un campionato di vertice, ci sono stati sacrifici e lottato tutti”.
Il 13 Maggio scorso, sono trascorsi 2 anni dalla Promozione in Eccellenza nello spareggio di Villa Literno davanti a 1.000 tifosi casertani. Una data che ricorda bene Tavassi, il quale conferma quel giorno come inizio di questo ciclo che ha portato fino a questi risultati.
“Noi già allora avevamo costruito una squadra da vertice pur essendo reduci dalla retrocessione dal campionato di Eccellenza. Ad un certo punto abbiamo cambiato conduzione tecnica con l’arrivo di mister Pirozzi e arrivammo ai play off carichi e forti. Il ritorno in Eccellenza ci ha dato quella possibilità di programmare un futuro che speriamo domani ci vedrà sorridere”.
Tavassi è tra i tanti presidenti che mette risorse per fare calcio nel suo territorio. L’idea di fare calcio altrove non fa parte del suo dna e lo conferma quando spiega che la sua famiglia insieme a quella Carrano fanno calcio da 50 anni.
“La Polisportiva Santa Maria è tra le più antiche del calcio dilettantistico in Campania – evidenza Tavassi – fondata nel 1932, i colori giallorossi nascono in riferimento all’Urbe, quando il podestà consigliò di utilizzare i colori giallorossi in onore di Roma. Riusciamo a portare avanti una tradizione importantissima che ci ha visto sempre gareggiare in campionati dilettantistici che all’epoca erano più difficili. La Prima Categoria dell’epoca era forse l’Eccellenza di oggi, erano campionati tosti. Io faccio calcio solo a Castellabate ed anche la mia famiglia si prenderà l’impegno solo per questi colori e questa società. Io pur vivendo a Napoli, sono cresciuto e attaccato a questi colori. Il campo dove giochiamo è intitolato a mio zio, la famiglia Carrano e Tavassi stanno portando avanti questo progetto da 50 anni, non molleremo e non faremo calcio in altre piazze nella maniera più assoluta”.
Il calcio post Coronavirus come lo ritroveremo?
“Stiamo aspettando queste riforme delle quali parlano molti giornali online. Ho avuto modo di sentire il Presidente Zigarelli in questi mesi ed espresso la mia posizione. Ritengo che sia indispensabile che ci sia maggiore tutela per i giocatori. D’accordo per il contratto in Eccellenza fino a 10.000 €? Si. Il giocatore deve sapere quale sono i suoi dovere ed i suoi diritti. Oggi non c’è dilettantismo in Eccellenza ma ragazzi che fanno sacrifici ed tutelati. Oltre a loro anche tutti gli altri, dai segretari, magazzinieri. Insomma introdurre il lavoratore sportivo”.




