Quinto 0 a 0 consecutivo (quattro delle gestioni Chianese) per i bianchi: ora la vetta dista 10 punti e la classifica è parziale

T.A. (NA) - Sesto pareggio consecutivo, quinto a reti bianche e un gioco che latita sono la ricetta del pasticcio oplontino. Il Savoia oramai può dire addio alle speranze promozione, anche oggi la squadra di Torre Annunziata non ha saputo dare il via al tanto sperato filotto programmato da Chianese. Di fronte un avversario, l’Artena di Perotti, che ha legittimato la posizione di classifica e con un’ottima organizzazione tattica ha saputo portare via dal Giraud un punto utile per la rincorsa al primato. Il film della partita: il trainer salernitano conferma il 4-3-3, in avanti spazio a: Sorrentino, Kyeremateng e Scalzone. Medina over con Fornito, D’Ancora e Tarascio. Linea difensiva composta da: Manca, Riccio, Poziello e Caiazzo. Perotti risponde con il consolidato 3-5-2, gli interpreti difensivi sono Paolacci, Iozzi, Lo Porto, la linea mediana è formata da: Falasca, Carbone, Rizzo Pinna; esterni di centrocampo, Pompei e Sabatini. Le punte sono Alonzi e Rossi. I bianchi partono bene, controllando la gara e non concedendo niente ai romani e, al quarto minuto di gioco, sugli sviluppi di un corner, D’Ancora non trova la porta di un non niente. Fornito, nelle vesti di play, prova ad organizzare la manovra offensiva biancoscudata in ampiezza e profondità, peccando però di velocità di palleggio. Gli esterni bassi oplontini trovano spesso il fondo, quello che manca, però, è la finalizzazione di manovra. Al 26’ è Riccio a mettere i brividi alla retroguardia rossoverde: il difensore biancoscudato prova la botta da fuori approfittando di un disimpegno corto, il portiere ospite devia in angolo. Nel corso della prima frazione l’Artena si limita a contenere il Savoia, senza mai arrecare preoccupazioni ad Esposito. Prima della chiusura di tempo da segnalare il gol annullato a Scalzone per posizione di offside. Inizia la ripresa e Scalzone si divora la più grossa occasione della partita: Manca fa tutto bene sull’out sinistro e centra un preciso pallone basso, la punta oplontina allarga troppo il compasso e la palla esce di poco alla sinistra di Manni. Al 55’ Savoia ancora pericoloso, questa volta è la catene di destra a produrre il pericolo per la porta artenese: Caiazzo e Tarascio combinano sulla desta, il traversone di quest’ultimo è deviato e la traiettoria della palla diventa velenosa ma non letale per il guardiano rossoverde. La partita perde di intensità e Chianese prova il tutto per tutto inserendo Esposito per Scalzone e Caso Natura per l’infortunato Tarascio, passando al 4-2-4. Poco o niente produce il cambio tattico se non concedere spazi maggiori agli aventi artenesi che provano, senza troppa convinzione, a portare a casa l’intera posta in palio. La gara si trascina senza grosse emozione fino al triplice fischio finale di Pezzopane, arrivato dopo cinque minuti di recupero. Pareggio giusto per quanto prodotto dalle due squadre; per il Savoia solo un miracolo sportivo potrebbe ricucire lo strappo creatosi dalla vetta, ora distante dieci punti. Per l’Artena il sogno continua e con tre gare da recuperare potrebbe anche trovare il primato.