È uno degli attaccanti più prolifici del calcio campano e dopo aver segnato valanghe di gol tra Serie D ed Eccellenza Campania, è passato in Basilicata all’FC Francavilla (Serie D girone H). Con i lucani ha avuto un inizio difficile di campionato, terzultimi in classifica ed un solo gol all’attivo, ma Domenico Maggio ha una gran voglia di tornare al gol e trascinare la sua squadra alla salvezza. A Campania Football l’attaccante si racconta parlando della sua attuale esperienza con uno sguardo rivolta alla sua ultima stagione con la maglia dell’Afragolese.

Dopo una lunga esperienza in Campania arriva la prima esperienza fuori regione come ti trovi in questa esperienza lucana?

A Francavilla mi sto trovando bene, c’è un ottimo ambiente e ho un buon rapporto con mister e compagni. Finora ho segnato poco ma spero di riprendere a farlo quanto prima perché il mio obiettivo è fare sempre meglio e il gol per un attaccante è fondamentale.

La tua ultima esperienza è stata all’Afragolese come giudichi il loro cammino finora e quali differenze trovi con la squadra dello scorso anno?

I rossoblù stanno conducendo un’ottima stagione grazie ad un grande presidente (Raffaele Niutta, ndr) con cui ho un ottimo rapporto anche fuori dal campo. Fondamentale anche il direttore sportivo Romano e mister Masecchia due figure importantissime per fare bene. Quest’anno la squadra sta trovando quella continuità che forse lo scorso anno è venuta a mancare risultando decisiva ai fini della classifica.

Quanto ha pesato il rigore fallito contro il Gladiator in semifinale playoff? 

Tanto ma si sa il calcio è anche questo, i rigori fanno parte della partita e li sbaglia solo chi li calcia, capita ai campioni della Serie A ed è normale possa accadere anche a me. Ormai è una delusione che appartiene al passato e ora sono solo concentrato a fare bene con il Francavilla.

Il tuo gol contro la Frattese “condannò” i nerostellati allo spareggio, poi perso, contro il Giugliano che sensazioni hai provato?

Fare gol è il mio mestiere e anche in quel caso ho fatto il mio dovere però penso che nel complesso la Frattese avesse meritato più del Giugliano la vittoria finale, avendo dominato la classifica per quasi tutta la stagione, ma è andata in maniera diversa e complimenti ai gialloblu. Fu molto difficile vedere miei ex compagni come Costanzo e Fontanarosa piangere al termine dello spareggio ma per fortuna il calcio dà sempre l’occasione per riscattarsi.

Quali sono le sostanziali differenze tra l’Eccellenza e il girone H di Serie D?

Le differenze sono abissali innanzitutto sul piano della qualità dei giocatori delle varie squadre. Quello che però salta all’occhio è sicuramente il fattore ambientale, in Eccellenza escluse un paio di piazze, gli altri stadi erano sempre vuoti mentre in D ci sono squadre storiche che ogni domenica muovono 2000-3000 persone e giocare in stadi così, hai stimoli maggiori respirando l’aria di scenari professionistici.

Tra poco più di un mese si riaprirà la finestra di mercato c’è la possibilità di un tuo ritorno all’Afragolese?

Al momento è prematuro parlarne, ora sono completamente concentrato a fare bene con il Francavilla cercando di impormi qui. Ad Afragola sono stato bene e conservo un ottimo ricordo della piazza oltre che della dirigenza ma al momento voglio tornare a fare gol qui. In futuro tutto può accadere, nel calcio come nella vita mai dire mai.