Primo tempo complicato per gli azzurri, fermati dalla buona organizzazione dei bianconeri. Suicidio sportivo dei padroni di casa nella ripresa, tanti gli errori che hanno portato alle reti di Kvara e Osimhen
LA SPEZIA - Potrà gustare una buona razione di pop corn questa sera, dinanzi al tanto atteso derby di Milano, il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri mettono un altro timbro sulla cavalcata straordinaria in questo campionato di Serie A, superando ad ora di pranzo un decimato Spezia e raggiungendo il vantaggio di +16 sulla seconda in classifica.
Nonostante il risultato netto a favore (0-3 il finale), la gara è stata tutt’altro che abbordabile per i partenopei. Gli ospiti, soprattutto nella prima frazione di gara, hanno dovuto fare i conti con una compagine ben compatta tra centrocampo e difesa, preparata ad hoc dal tecnico Luca Gotti. Il poco spazio concesso e la giusta dose di aggressività hanno permesso ai padroni di casa di conservare lo 0-0 ai 45′, suggerendo a Spalletti di cambiare qualcosa nel proprio sistema di gioco nel tentativo di scalfire la resistenza bianconera. Il centrocampo è apparso come il reparto più in difficoltà degli azzurri, incapace di incidere soprattutto con Zielinski ed Anguissa.
Le difficoltà scompaiono, però, nella ripresa, merito anche e soprattutto del suicidio sportivo dello Spezia. Bastano pochi secondi dal fischio iniziale agli azzurri per passare in vantaggio, merito di uno sciagurato intervento in area di Reca. L’esterno bianconero lascia rimbalzare una pericolosa palla in area, colpendola con il braccio clamorosamente – un orrore da consegnare alle scuole calcio, mostrando cosa non si fa in area di rigore. Dal dischetto Kvara è freddissimo, trasformando alla perfezione la massima punizione dagli undici metri.
Lo svantaggio raccolto spezza gli equilibri dei padroni di casa, permettendo al Napoli di lasciar fiorire il proprio gioco e di conquistare il dominio della gara. A chiudere la gara ci pensa, poi, il solito Victor Osimhen, che ringrazia nuovamente una retroguardia inguardabile dello Spezia e firma una nuova doppietta. La prima rete arriva al 69′, quando Dragowski (ostacolato peraltro da un compagno) esce malissimo su un campanile e si fa anticipare di testa dal nigeriano. Quattro minuti dopo è Caldara a perdere ingenuamente palla al limite dell’area, regalando il possesso al duo Kvara – Osimhen. I due, soli davanti al portiere, giocano di squadra e sigillano definitivamente la sfida. Arrivano, così, tre punti importanti per il Napoli in campionato, che dimostra di saper trarre il meglio da una partita nonostante le difficoltà. Un ottimo segnale in vista dell’imminente ritorno (tra due settimane) della Champions League.
TABELLINO DELL’INCONTRO
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Caldara (76′ Cipot), Nikolaou; Amian, Bourabia, Esposito (86′ Wisniewski), Agudelo, Reca; Verde (76′ Maldini), Shomurodov (76′ Krollis)
A disposizione: Zovko, Marchetti, Holm, Ferrer, Giorgeschi, Beck, Candelari, Pedicillo.
Allenatore: Fabrizio Lorieri (sostituisce in panchina Luca Gotti, operato in settimana)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (74′ Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (62′ Elmas); Lozano (46′ Politano), Kvaratskhelia (74′ Ndombele), Osimhen (82′ Simeone).
A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Juan Jesus, Zedadka, Demme, Gaetano, Zerbin, Raspadori.
Allenatore: Luciano Spalletti
ARBITRO: Marco Di Bello (sez. Brindisi)
ASSISTENTE 1: Fabiano Preti (sez. Mantova)
ASSISTENTE 2: Damiano Di Iorio (sez. Vco)
QUARTO UFFICIALE: Matteo Marchetti (sez. Ostia Lido)
VAR: Gianluca Aureliano (sez. Bologna)
AVAR: Giacomo Paganessi (sez. Bergamo)
RETI: 47′ rig. Kvaratskhelia (N), 69′ e 73′ Osimhen (N)
AMMONIZIONI: Ampadu (S), Lozano (N), Caldara (S), Zielinski (N), Amian (S), Reca (S)
ESPULSIONI: –