Pirone al 90′ dà il via alla festa dello storico club di Scafati. Attacco atomico e difesa giovane ma arcigna, il tutto sapientemente orchestrato dal guru Giovanni Macera e dal vulcanico patron Vincenzo Cesarano
BARONISSI (SA) – Giugno 2016. Iniziamo con una data significativa nella storia recente della Scafatese: un guizzo di Costanzo in contropiede espugnava il Comunale di Scafati nel turno unico dei playout di Eccellenza e permetteva al Valdiano di salvarsi a discapito dei canarini dell’allora tecnico Citarelli. Da allora è iniziato un Purgatorio durato due anni per la gloriosa società campana, fondata nel 1922 e con partecipazioni importanti tra i professionisti. Un lungo calvario che ha visto la Scafatese misurarsi con formazioni mai affrontate prima, su campi mai calcati in precedenza, con blasoni e palmares non asssolutamente accostabili a quello gialloblù. Due anni in cui la famiglia Cesarano ha retto le sorti del canarino tra mille difficoltà ma con l’amore di sempre. E ora il Purgatorio è finito: la Scafatese batte il Salernum Baronissi per 2-1 e approda in Eccellenza. Basta un gol di Valentino Pirone allo scadere a regalare alla squadra di mister Giovanni Macera la vittoria del campionato con ben quattro giornate di anticipo. Una leadership mai messa veramente in discussione, con Angri, Salernum Baronissi e Santa Maria Cilento che si sono alternate a competitors che però non hanno avuto la continuità giusta per ostacolare il cammino, o meglio la corsa, della Scafatese. Un traguardo raggiunto con meticolosità e scelte mirate, senza eccedenze, senza proclami ma in silenzio. Una difesa solida retta dal veterano Ciccarelli in porta e con tanti under già in ottica rappresentativa, un centrocampo d’esperienza con i vari Scala, Avino e Manzo, un attacco atomico con i ritorni di Martone e Liccardi oltre agli innesti di Sorrentino e Pirone, senza dimenticare Scognamiglio, Maresca, Allegretta e i tanti baby canarini che hanno offerto sempre grandi prestazioni. La svolta del campionato, esattamente un girone fa, con la vittoria interna per 2-0 proprio contro gli irnini che permise ai ragazzi di Macera di scavalcare Salernum e Santa Maria in testa alla classifica. Poi il blitz esterno in casa dell’Angri, nel frattempo diventata principale rivale per la vetta, che mandò in fuga i gialloblù. Finisce il Purgatorio, inizia una nuova era per la Scafatese, prossima ormai al centenario con l’augurio di poter scalare sempre più le gerarchie del calcio italiano.
SALERNUM BARONISSI 1-2 SCAFATESE 1922
[Baronissi (SA), 17-03-2018 | “Figliolia” | ore 15:00]
SALERNUM BARONISSI: Coscia, De Simone 2000, Funicello, Botta, Buonocore, Bove, Minguzzi, E. Rinaldi 99, Genovese (74’ Cartone), Natella 99 (62’ Ciardiello 99), Citro.
A disposizione: A. Rinaldi 2000, R. D’Auria, F. D’Auria 98, Gioia 2000, De Luca 99.
Allenatore: Quaglia.
SCAFATESE: Ciccarelli, Gargiulo 99, De Falco 2001, Scala, Caiazza, Zaccariello 98 (56’ Vitiello 98), Giordano (86’ Liccardi), Avino (60’ Manzo), Martone, P. Scognamiglio (94’ Gallo), Sorrentino (81’ Pirone).
A disposizione: Mingacci 99, Sannino 2000.
Allenatore: Macera.
ARBITRO: Andolfi (Ercolano).
ASSISTENTI: Dicanio (Napoli) e Battipaglia (Nocera Inferiore).
RETI: 22’ Botta (SB), 31’ aut. Buonocore (SC), 91’ Pirone (SC).
NOTE: pomeriggio piovoso, spettatori 300 circa. Ammoniti De Simone, Botta, E. Rinaldi (SB), Caiazza, Vitiello (SC).
Gennaro Granozio