I giallorossi non danno particolari problemi alla formazione allenata da Fabio Grosso, che porta a casa i tre punti e riparte dopo la sconfitta esterna contro il Crotone dell'infrasettimanale
FROSINONE - Uno spento e mai in gara Benevento si arrende allo stadio Benito Stirpe, dove il Frosinone esce il bottino pieno dalla contesa.
La compagine sannita brilla solamente nei primi secondi di gioco, quando il pressing sannita spinge all’errore Szyminski e concede a Moncini la possibilità di sbloccare subito la gara, sparando però il tutto direttamente in curva.
Il rigore al quarto d’ora prima sbagliato (colpito il palo) e poi ripetuto con successo da Ricci – che ottiene una seconda chance dal dischetto in quanto nel momento della prima battuta Letizia entra in area troppo presto – taglia le gambe del Benevento, non in grado di imbastire una vera e propria reazione. Il colpo del ko arriva poi con l’autorete di Vogliacco, uno dei migliori e nonostante ciò attore coprotagonista della disfatta giallorossa.
BENEVENTO INESISTENTE – La formazione di mister Caserta fa un altro passo indietro dopo il pareggio con il Brescia. In questa circostanza però le streghe mostrano tutte le loro difficoltà in campo, fallendo molti dei fondamentali e delle indicazioni ordinate dal proprio allenatore: circolazione di palla lenta e prevedibile, alcune volte addirittura erronea; pressing molte volte non coordinato; atteggiamento a volte svogliato in campo e alquanto rinunciatario in svantaggio di due reti. Il 2-0 per quanto fatto vedere in campo grazie anche il Benevento, che avrebbe potuto rischiare passivi peggiori.
SI SALVA (A METÀ) PALEARI – La sfida dell’estremo difensore giallorosso è una completa montagna russa. Paleari infatti concede dopo solo 12′ di gara la massima punizione ai padroni di casa atterrando in area un rapido Canotto – vecchia conoscenza di mister Caserta. Rigore a parte però, i suoi interventi nel corso della ripresa permettono al Benevento di continuare a sperare nell’impresa di portare via un piccolo punto dallo Stirpe. I suoi guantoni negano in successione il 3-0 prima a Canotto, poi anche a Boloca, Gatti e Zerbin. Le sue parate non rimediano certamente all’errore commesso nel corso del primo tempo che ha spianato la strada al Frosinone, ma nella lista dei colpevoli di questa sconfitta il suo nome vola così nelle ultime posizioni da nominare.
TABELLINO DELL’INCONTRO
FROSINONE (4-3-3): Minelli; Zampano (90′ Brighenti), Gatti, Szyminski, Cotali; Ricci, Boloca, Lulic (78′ Rohden); Zerbin, Ciano (78′ Novakovich), Canotto (85′ Tribuzzi).
A disposizione: Ravaglia, Kalaj, Haoudi, Barisic, Stampete, Manzari.
Allenatore: Fabio Grosso
BENEVENTO (4-2-3-1): Paleari; Letizia, Vogliacco, Glik, Foulon (87′ Masciangelo); Acampora, Ionita; Improta (60′ Elia), Insigne (60′ Lapadula), Moncini (80′ Brignola); Forte.
A disposizione: Manfredini, Gyamfi, Calò, Farias, Petriccione, Sau, Pastina, Barba.
Allenatore: Fabio Caserta
ARBITRO: Davide Ghersini (sez. Genova)
ASSISTENTE 1: Mattia Scarpa (sez. Reggio Emilia)
ASSISTENTE 2: Dario Garzelli (sez. Livorno)
QUARTO UFFICIALE: Luigi Carella (sez. Bari)
VAR: Daniele Doveri (sez. Roma 1)
AVAR: Francesco Fiore (sez. Barletta)
RETI: 15′ rig. Ricci (F), 56′ aut. Vogliacco (F)
AMMONIZIONI: Paleari (B), Glik (B), Canotto (F), Szyminski (F)
ESPULSIONI: /