Nella rubrica settimanale di Campania Football, è la volta del classe 2001 Ivan Oliva, difensore centrale in forza alla capolista Frattese. Il calciatore ci ha svelato aneddoti e curiosità che hanno caratterizzato la sua crescita
FRATTAMAGGIORE (NA) – Giocare in un campionato come quello del girone A di Eccellenza non è mai facile, figuriamoci per un 2001 nel ruolo di difensore centrale. Stiamo parlando dell’ex Savoia Ivan Oliva, autore di una stagione straordinaria da titolare nello scacchiere di mister Andrea Ciaramella. Con 12 gol subiti, i nerostellati sono la miglior difesa del campionato insieme all’Afragolese. Numeri importanti e molto significativi che hanno evidenziato il grande lavoro svolto dalla compagine del patron D’Errico. Tanti i retroscena che hanno caratterizzato la piccola carriera di Oliva: dal mancato esordio in D con Di Costanzo per un errore in società, al rifiuto di andare a giocare tra i professionisti, passando poi all’umiltà e alla bravura di non mollare mai nonostante le panchine al Savoia. Ecco l’intervista completa…
Hai giocato al fianco di centrali forti come Di Girolamo, Allocca, Riccio e Capogrosso…con chi ti sei trovato meglio? E cosa hai imparato da ognuno di questi?
“Sono dei grandissimi calciatori. L’anno scorso, giocando da terzino, non ho disputato partite ufficiali da difensore centrale. Dagli allenamenti e dalle partitine ho cercato di trarre il meglio da ognuno di loro. Con Capogrosso e Posillipo insieme ai mister Ciaramella e Iodice, mi stanno insegnando varie dinamiche che non potevo capire prima visto che non giocavo”.
Esperienza in serie D con Di Costanzo: che emozioni hai provato visto che eri sotto età di due anni?
“Fui convocato con l’Igea Virtus e andai in panchina. Sfortunatamente per un errore della società non potei esordire causa delega, non avevo ancora compiuto i 16 anni. Mi rammaricai tanto, fui costretto a non scendere in campo altrimenti perdevamo a tavolino”.
In estate eri vicino a società importanti e professionistiche, come mai hai deciso di non fare il salto e di rimanere in Eccellenza?
“Si ho avuto tante richieste soprattutto da settori giovanili campani. Ero convinto di non aver mostrato il meglio di me l’anno scorso giocando da terzino, dopo la chiamata del direttore e del mister Ciaramella ho voluto mettermi in gioco”.
Passando alla Frattese: quali sono le sensazioni all’interno del gruppo, considerando che siete vicini al sogno di vincere il campionato?
“La viviamo in modo tranquillo. Sappiamo che stiamo facendo qualcosa d’importante, mancano ancora tante gare. Pensiamo partita per partita cercando di vincerle tutte.”
Nella corsa al titolo si è inserita anche l’Afragolese, la temete o siete concentrati sull’eterna lotta contro la prima inseguitrice Giugliano?
“Sappiamo che squadre come Afragolese, Gladiator e Giugliano sono state costruite per vincere. Noi guardiamo avanti per la nostra strada, godendoci il primato provando a rimanere lì”.
Nei prossimi impegni nerostellati, doppia trasferta contro Casoria e San Giorgio: cosa ti aspetti da questi 2 incontri così delicati e difficili?
“Il Casoria è una delle squadre che ci ha battuto eliminandoci in Coppa. All’andata a Fratta terminò 0-0, perdemmo poi 1-0 il ritorno. Sarà molto difficile, conosciamo le loro potenzialità e la loro forza. Servirà la massima concentrazione. A San Giorgio tutte le big hanno avuto problemi e hanno posato i punti, sarà un tour de force”.
Cosa pensi della regola degli under?
“Per gli over è una regola che non fa comodo perchè occupiamo spazio, per i ragazzi invece può essere una pedina molto importante. Gli allenatori forse non danno la giusta fiducia agli under avendo anche paura di schierarci per la nostra inesperienza. Con questa regola possiamo metterci in mostra per ambire a palcoscenici più importanti”.
Il tuo sogno nel cassetto…
“Giocare nella propria squadre del cuore è il sogno di ognuno di noi. Le mie ambizioni future sono quelle di fare un passo alla volta sempre con la solita grinta, cattiveria ed umiltà: ingredienti che servono per arrivare in alto”.