Al termine della ventisettesima giornata del Campionato Eccellenza, Campania Football ha stilato la sua Top 11 e l'allenatore che maggiormente si sono messi in mostra nelle gare del week - end relative al girone A

NAPOLI - È tempo di stilare la TOP 11 della ventisettesima giornata per quanto riguarda la categoria Eccellenza. Seguendo sempre il regolamento del CR Campania, che impone alle società di dover schierare obbligatoriamente tre under (1999, 2000 e 2001), mettiamo in campo quello che per noi rappresentano il miglior undici di giornata con riferimento al girone A.

MODULO 4-2-4

PORTIERE

Antonio Maisto (2000) – FRATTAMAGGIORE CALCIO
Risponde strapresente nel momento topico del match compiendo due miracoli che salvano la Frattese da una sconfitta che sarebbe stata fin troppo amara. A renderla un pochino dolce ci ha pensato proprio lui, Maisto, arrivato in punta di piedi in nerostellato e assoluto protagonista in questo finale di stagione: sue le parate su Cittadini e Duarte che tengono il risultato fisso sullo 0-0, riflessi incredibili che sottolineano quanto talento abbia nelle mani questo ragazzo.

DIFENSORI

Christian Cuomo (2001) – BARANO CALCIO
Spinge come una freccia a destra, mostra personalità da vendere e partecipa, nella ripresa, all’assalto del Barano che necessitava eccome dei tre punti in chiave salvezza. Tante le sgroppate del giovane terzino che sfiora anche la rete con una bella conclusione su cui è reattivo il portiere Longobardi dell’Ottaviano.

Luigi Palumbo – AFRAGOLESE 1944
Solita bella prestazione per un difensore che è un lusso per la categoria. La sua mentalità però sta facendo la differenza visto che non era facile scendere in Eccellenza per la prima volta in carriera, Palumbo però ha saputo attutire il colpo e ripartire prendendo, anche con la Flegrea, le redini della difesa e formando una coppia praticamente imperforabile con Follera. Due muraglie lì in difesa, il centrale Palumbo ha però il merito anche di salvare un tiro sulla linea di porta di Moccia, che stava per beffare il portiere.

Giuseppe De Fenza – AFRO NAPOLI UNITED
Nel big match con la Frattese, erge un muro impossibile da valicare con giocate in anticipo ed un’attenzione incredibile per tutto l’arco della partita. Gli avanti nerostellati, ed in particolare Grezio, lo vedranno da tutte le parti come una sorta di piovra che, pallone dopo pallone, ha messo in scena una gara pazzesca.

Gennaro Caccia – GLADIATOR 1924
Tiene a zero il Mondragone, la difesa continua a dare soddisfazioni e noi premiamo Caccia perché al Gladiator sta vivendo in pratica una seconda giovinezza. Salta in anticipo su ogni avversario, non si passa dalle sue parti e, specie nel finale, insieme a Merola e compagni riuscirà a portare a casa con interventi importanti l’intera posta in palio: tre punti pesanti perché mettono in cassaforte la quarta posizione in classifica.

CENTROCAMPISTI

Crescenzo Liccardo – FC GIUGLIANO 1928
Suona una melodia stupenda il numero 8 giuglianese nel match sentitissimo con la Puteolana non facendo mai mancare il suo apporto in mediana e prendendosi praticamente tutti i palloni possibili e immaginabili. Una mole di gioco impressionante costruita da Liccardo che, con tante geometrie, è riuscito ad arginare la densità di una Puteolana venuta per portare a casa punti preziosi in chiave salvezza: il centrocampista ha preso in mano la squadra, però, ha battagliato e creato palle gol in quantità industriale servendo infine anche l’assist a De Rosa per la rete della vittoria. MOSTRUOSO!

Marco Maturo – ALBANOVA CALCIO
La solita sostanza e cattiveria in mediana, c’è però anche tanta qualità nella consueta prestazione brillante di Maturo che, col Casoria, si regala due assist che mettono Signorelli nelle condizioni di segnare la seconda e terza rete della partita. Dominante a centrocampo, con Gatta e Capone l’intesa è da Play Off: peccato per i punti perché quest’Albanova avrebbe potuto recitare un ruolo da prima protagonista.

ATTACCANTI

Gennaro Signorelli – ALBANOVA CALCIO
Raggiunge la doppia cifra in classifica marcatori con un’altra doppietta, quella che stende il Casoria e regala tanti rimorsi ad un Albanova che poteva arrivare più in alto in classifica. Nessuna colpa però per Signorelli che, da dicembre, ha sempre fatto gol mostrando tutte le sue qualità sulla fascia sinistra risultando a tratti imprendibile. Provare per credere, nel match coi viola il numero “10” biancoceleste da un saggio importante delle sue qualità segnando due gol molto belli con dribbling ubriacanti ed il sinistro letale che tante gioie gli ha dato in carriera.

Gennaro Pezzella (1999) – SAN GIORGIO 1926
In quel di Forio, va in scena forse la sua migliore prestazione di stagione con giocate sublimi ed un gol degno del suo talento. Un sinistro dalla distanza bellissimo che sblocca il match, poi il giovane Pezzella si traveste a più riprese da assist man mettendo in porta, nella ripresa, per ben due volte Ioio che spreca. Indiavolato!

Michele Longo – VIRTUS VOLLA
Segna una tripletta che stende in appena 45 minuti la giovane Aversa, reti che sentenziano qualora ce ne fosse ancora bisogno la fame di un ragazzo che vuole a tutti i costi consacrarsi nella categoria per poi volare in serie superiori. Ce la sta mettendo tutta Longo, arrivato a quota 14 gol in campionato tra Forio e Volla, che sta facendo ammattire le difese a suon di giocate veloci e imprevedibili.

Domenico Maggio – AFRAGOLESE 1944
Entra con gli occhi della tigre nella ripresa, “vittima” anch’egli di un po’ di turnover giustamente apportato da Masecchia dopo le scorie del match col Giugliano. Lui però non si perde d’animo ed anzi sfrutta la sua freschezza per fare la differenza. Giocate ad alta intensità, grinta e cattiveria: il guizzo decisivo tra l’altro è suo visto che si procura e realizza il calcio di rigore che decide la sfida. Un gol che vale oro considerato che l’Afragolese ha giocato in dieci per ben sessanta minuti: chapeau Maggio, di cui apprezziamo anche la leadership che ha un un gruppo che ormai si affida anima e corpo alle sue giocate e gol.

ALLENATORE

Savio Sarnataro – ALBANOVA CALCIO
Ma quanto è bella la sua Albanova da 1 a 10? Col Casoria sicuramente 10 e forse con lode, ma ciò non fa altro che aumentare il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Vedendola sabato, l’Albanova è sembrata una squadra quasi da primato, brava ad azzannare l’avversario nei momenti topici e a non concedere quasi niente. Una gara praticamente perfetta pianificata da Sarnataro e messa in campo dalla squadra che, dal primo all’ultimo, ha eseguito il piano di gara alla perfezione. Merito del tecnico, sfortunato in questa stagione ma che ha saputo dare, con maestria, un’impronta di gioco all’Albanova che però è fuori un po’ dai giochi soprattutto per la poca cattiveria mostrata in alcuni frangenti e quella Dea Bendata che, almeno quest’anno, ha girato le spalle ai biancoazzurri.