Al termine della ventitreesima giornata del Campionato Eccellenza, Campania Football ha stilato la sua Top 11 e l'allenatore che maggiormente si sono messi in mostra nelle gare del week - end relative al girone B

NAPOLI -  È tempo di stilare la TOP 11 della ventitreesima giornata per quanto riguarda la categoria Eccellenza. Seguendo sempre il regolamento del CR Campania, che impone alle società di dover schierare obbligatoriamente tre under (1999, 2000 e 2001), mettiamo in campo quello che per noi rappresentano il miglior undici di giornata con riferimento al girone B.

MODULO 4-2-4

PORTIERE

Aniello Di Filippo – CASTEL SAN GIORGIO
Tiene in piedi il Castel San Giorgio per tutta la gara a suon di parate negando alla Polisportiva Santa Maria dei gol praticamente fatti. Vola Di Filippo, che nel primo tempo è bravo a respingere una conclusione in mischia di De Sio e due tiri di Romano, il quale viene murato anche ad inizio ripresa. Le parate più belle però arrivano nel finale e negano, per ben due volte, alla Polisportiva il gol del 2-3: Altieri prima e Margiotta poi calciano e stanno già per esultare, ma il portierone rossoblu gli dice di no tenendo in gioco una gara poi vinta grazie a Ferrentino. Non è la sua prima grande prestazione, anzi più gare passano e più diventa un vero e proprio fattore.

DIFENSORI

Mario Squillante (2001) – BATTIPAGLIESE CALCIO 1929
Seconda volta consecutiva in TOP 11, il prodotto della Casertana sta dimostrando cose importanti in maglia bianconera grazie alle sua qualità atletica, alla personalità e ad un dinamismo che gli permette di arrivare prima su ogni pallone. Contro l’Agropoli, c’è tanto da lavorare soprattutto in fase difensiva. Squillante ci mette abnegazione e spirito di sacrificio, non rinunciando però ad attaccare con qualche sua scorribanda: su una di queste, sfiora anche il gol del possibile 2-0. In costante crescita!

Sabato Catalano – SOLOFRA CALCIO
Il capitano lascia tutte le sue energie in campo, si danna si sbraccia concedendosi decine e decine di corpo a corpo con Befi e Zerillo, non di certo gli ultimi arrivati. Uno scontro che vince a mani basse ergendosi a muro di una difesa che regge l’urto e strappa applausi soprattutto per il sacrificio e la fame che mette tutta la linea ed in particolare Catalano. Cattivi, sporchi di guerra e bravi nel salvare, con ogni mezzo, la propria porta: solo lui salverà due conclusioni, di Cioffi e Krivca, sulla linea di porta così come capiterà a Capaldo, anche lui tra i migliori in campo.

Raffaele Capone – SSD ECLANESE 1932
Un destro magico che regala ancora emozioni, un piede fatato che sta lanciando nell’olimpo dei grandi un Eclanese che non vuole smettere di sognare e aprire dunque gli occhi. In una gara difficilissima col Sant’ Agnello, ci ha pensato Capone che ha condito la sua solita grande prestazione con due reti, entrambe su punizione, e l’assist su calcio piazzato per il gol di Capossela. Una gara da “10”, anzi no facciamo “20” come il suo numero di maglia. SPAZIALE!

Lewis Della Valle (1999) – SSD ECLANESE 1932
Bene, benissimo sulla sinistra dove sta mostrando costanza e capacità che Martino ad oggi premia con una maglia da titolare fisso. Della Valle migliora sempre più grazie ad una condizione fisica sempre in crescita e ad un fisico, oltreché galoppata, che gli consente di difendere bene e attaccare ancora meglio. Dalle sue parti non si passa.

CENTROCAMPISTI

Carmine Cucciniello – VIRTUS AVELLINO
Chi poteva decidere una gara così importante quanto difficile? Chi se non lui, il capitano di tante battaglie in maglia Virtus e simbolo più grande di una squadra che, nel girone di ritorno, ha trovato una quadratura da far invidia. Cucciniello gioca un grande match col Faiano, segna la rete decisiva con un bolide dalla distanza regalando ai biancoverdi i tre punti forse più importanti della stagione.

Francesco Apredda (2002) – SCAFATESE CALCIO 1922
Personalità, personalità e ancora personalità. Gioca sotto età, non ci stancheremo mai di dirlo eppure a vederlo talvolta sembra di avere a che fare con un over. Tocca tanti palloni, dialoga con la squadra ed è sempre presente in ogni azione della Scafatese: mette il suo zampino anche nel gol di Siciliano con l’apertura intelligente a destra che poi porta al cross decisivo.

ATTACCANTI

Alessandro Malafronte – CASTEL SAN GIORGIO
Da quando è arrivato De Cesare in panchina, Malafronte si è trasformato ritornando ad essere l’attaccante tanto temuto dalle difese avversarie. Gol a raffica, tanto lavoro sporco e finalmente gli applausi dei suoi tifosi che si aspettavano un suo ritorno dopo un girone di andata opaco. La risposta è arrivata sul campo e la doppietta, più assist per Ferrentino, messa a segno con la Polisportiva Santa Maria regala al Castel San Giorgio i tre punti della matematica salvezza e alimentano un sogno, quello Play Off, ora distante appena sei punti: con un Malafronte così on fire, crederci diventa quasi un obbligo.

Gianmarco Mascolo – FC SAL DE RISO COSTA D’AMALFI
Sguscia ovunque tra le maglie di una difesa, quella della Scafatese, che è costretta a farsi le croci e sperare che vada qualcosa storto per non essere punita. Mister Ferullo, d’altronde, ha affidato a Mascolo le chiavi di un attacco che conta soprattutto sulle sue giocate per andare a segno. Così il Cobra svaria a ripetizione mettendosi al servizio della squadra con tanti suggerimenti invitanti, che però vengono cestinati. Allora c’è bisogno di un suo guizzo per riprendere una Scafatese che si era portata avanti nel punteggio: prima si procura un rigore che però l’arbitro non gli fischia, poi segna con un bell’inserimento in area che regala il pari. Grande rete, ma l’emblema di una gara, l’ennesima, sopra le righe arriva quando serve un pallone da centrocampo a Marino, che si trova a tu per tu col portiere ma sbaglia: una roba clamorosa, degna a nostro avviso di categorie superiori, quelle categorie che Mascolo deve riconquistare per il bene suo e del suo grande talento.

Vincenzo Margiotta – POL. SANTA MARIA
Si ripete dopo l’exploit col Faiano, ma stavolta la sua doppietta non basta per regalare alla Polisportiva altri tre punti fondamentali in ottica Play Off. Male la squadra, bene benissimo Margiotta che raggiunge quota “5” reti in maglia giallorossa grazie ad un rigore realizzato con estrema freddezza e un gol in spaccata, che addirittura porta in vantaggio la sua squadra: e pensare che poteva essere anche tripletta, ma sul 2-2 Di Filippo compie un autentico miracolo impedendo al forte attaccante di portarsi a casa il pallone e forse anche la vittoria.

Massimiliano De Angelis – BATTIPAGLIESE CALCIO 1929
Di ruolo farebbe il terzino sinistro, ma dopo questo week end la sensazione è che lì davanti possa diventare un vero e proprio crack. Le sue giocate, i suoi dribbling e la sua fame infatti distruggono l’Agropoli, che soffre De Angelis fino alla sua sostituzione senza trovare mai un modo, che sia uno, di arginarlo. E così il Taribo West battipagliese, per via delle treccine, mette a segno una doppietta sbucando prima alle spalle del difensore con un bel colpo di testa e segnando, nella ripresa, un gol pazzesco che va raccontato in slow motion: sdradica il pallone a Masocco a centrocampo, salta come birilli tre avversari sfruttando velocità e tecnica e conclude a rete con la freddezza tipica dei bomber. A Battipaglia, forse, hanno scoperto un crack!

ALLENATORE

Gianfranco Balzano – SOLOFRA CALCIO
Cinque punti in sette gare in cui tra l’altro il Solofra ha fronteggiato molte big del girone. Una di queste è proprio il Cervinara, sconfitto nel week end grazie ad una prestazione maiuscola della squadra di Balzano che, dal suo arrivo, ha cambiato mentalità e voglia di credere in una salvezza che, ora, con altri risultati positivi può diventare addirittura diretta. Non era facile perché il tecnico, arrivato in un momento catastrofico, doveva ricongiungere dei cocci che oramai sembravano andati. Ed invece, ha messo in atto una cura magica che ha rivitalizzare bomber Balzano e tutta la squadra che, col Cervinara, hanno gettato sangue in campo trovando tre punti che valgono doppio se non triplo. Vedere Balzano rinculare in difesa, Capaldo e Catalano salvare almeno tre tiri sulla linea di porta sono l’emblema di un cambio radicale soprattutto nella testa di una squadra che ora ci crede.