Il tecnico decide di non accettare Angri per tutelare la sua famiglia
NAPOLI - La grande umanità di Maurizio Coppola. Un giocatore si vede dal coraggio cantava De Gregori, ma anche un allenatore ci verrebbe da dire, con il tecnico ex Afragolese che rinuncia alla chiamata dell’Angri per il bene della famiglia, per tutelarla dalla battaglia contro il Covid, una scelta di una umanità straordinaria, che ci fa riflettere e che va elogiata. Non esiste un atteggiamento giusto o sbagliato nella lotta contro il Covid, non siamo del partito bisogna ripartire a tutti i costi né di quelli bisogna fermarsi, ma la scelta di Coppola è una di quelle che vanno solo applaudite. Nella sua decisione c’è il padre di famiglia che protegge il suo nucleo, l’amore verso i cari e anche la sofferenza (come l’ha definita il mister su Facebook) per la rinuncia. Non c’è vittoria senza sacrificio e tu caro Maurizio hai vinto la partita più bella, solo immenso orgoglio in una scelta che in pochi avrebbero preso. Ma la nostra bellezza sta nella nostra diversità e Coppola ha dato una lezione a tutti, la speranza è di rivederlo a settembre con la sua famiglia a sostenerlo sugli spalti.




