Il tecnico dello Sporting Audax fa il punto della situazione, tra i suoi sogni e il credo che porta avanti sulla meritocrazia nel calcio. A gonfie vele anche il progetto scuola calcio: “Tre mesi di duro lavoro ma insieme a Somma e Donnarumma vediamo già i primi risultati”.

“Sono sempre i sogni a dare forma al mondo”, cantava Ligabue qualche anno fa. I sogni, materia astratta che con la forza di volontà gli uomini hanno la possibilità di veder trasformare in qualcosa di reale e solido. È quello che sta provando a fare Giovanni Esposito, attuale allenatore della formazione dello Sporting Audax, militante nel campionato di prima categoria, girone F. Il tecnico, alla prima esperienza dopo aver fatto da vice ad allenatori importanti come Macera e Campilongo e tanta gavetta con risultati importanti nei settori giovanili di Ischia, Savoia, Gladiator, Libertas Stabia e Paestum. Esperienze che hanno spinto l’allenatore di Castellammare di Stabia a cominciare a costruire una carriera da “solista”, senza però cercare aiuto dall’esterno: “Porto sempre avanti il credo che la nostra professione dev’essere rispettata e retribuita, è un lavoro come gli altri e non bisogna snaturarlo come fanno parecchi colleghi”. Temi che stanno molto a cuore a Esposito, già trattati in una precedente intervista rilasciata al nostro portale (https://campaniafootball.com/2017/06/12/mister-giovanni-esposito-allenare-e-una-professione-la-porto-avanti-con-le-mie-idee-vorrei-prevalesse-la-bravura/). Il tecnico ci tiene a raccontare, in questa occasione, la sua nuova avventura alla guida della squadra cara al presidente Abate: “Quando ho ricevuto la sua chiamata in estate non ho esitato ad accettare. Una persona d’altri tempi, nel calcio d’oggi difficile trovare persone come lui. Nonostante la categoria ho apprezzato sin da subito la bontà del progetto della dirigenza, composta tra l’altro da persone serie e affidabili. Ho visto in questa squadra l’opportunità per cominciare a lavorare per quello in cui credo, cioè allenare con meritocrazia. I risultati ottenuti sin ad ora – prosegue l’allenatore – sono soddisfacenti, il nostro obiettivo è la permanenza in prima categoria e attualmente ci troviamo al centro della classifica. Abbiamo una rosa giovane che si allena con impegno e caparbietà. Nel periodo in cui sono stato fuori per squalifica abbiamo avuto un periodo non brillante, ma ora stiamo recuperando con buone prestazioni. La cosa che più fa piacere – ammette Esposito – sono i complimenti che sto ricevendo dagli addetti ai lavori di categorie superiori, mi sento lusingato ed è un onore per me”. Oltre alla carriera avviata da allenatore, Esposito sta portando avanti un altro progetto che comincia già a dare i primi frutti: “La scuola calcio che ho avviato insieme ai miei amici Tony Donnarumma e Giovanni Somma a Castellammare di Stabia sta avendo un successo discreto, nonostante siano passati solo tre mesi dall’apertura. Sono state settimane intense ma siamo soddisfatti, abbiamo già numerosi bambini iscritti in diverse categorie. Colgo anche l’occasione per ringraziare i genitori per la fiducia accordata nell’Accademia Dieci e Lode”. Come prosegue Ligabue nella sua canzone, dicendo che “sono sempre i sogni a fare la realtà”, allora Giovanni Esposito è sulla strada giusta per far sì che, grazie solo alla forza della sue braccia, il tutto diventi una bella realtà.