Situazione drammatica e incredibile da immaginare. Il calcio si fermerà giocoforza

NAPOLI - Il pediatra e tecnico torrese sta vivendo in prima linea la tempesta che ci ha colpiti. Da professionista è rimasto sorpreso dalla virulenza dell’epidemia; anche se aveva presagito una situazione non facile.

In questo momento ci sono pareri più illustri del mio. Io, da medico e da mister, sono stato sorpreso da questa situazione incredibile. Se ce l’avessero detto mesi fa, nessuno avrebbe potuto pensare una cosa del genere.

L’unica cosa che posso dire è: avevo intuito il pericolo un po’ prima, quando già si parlava dei primi casi in Cina, e ripetevo spesso ai miei ragazzi circa il pericolo di un eventuale forfait di questa edizione. Purtroppo sono stato cattivo profeta.

Io, da pediatra, devo attenermi alle regole che ci vengono imposte. Stiamo cercando soprattutto di avere dei triage telefonici con i nostri piccoli pazienti, cerchiamo di fare delle video assistenza laddove possibile.
Buona azione è stata la digitalizzazione della ricetta, così da evitare la presenza di molte persone in ambulatorio per la prescrizione di farmaci.

Smette il camice da medico e indossa le vesti da mister. La sua opinione è negativa rispetto ad un’eventuale ripresa dei tornei; sottolineando il suo rammarico per tutte le compagini vicine alla vittorie, le quali, inevitabilmente, saranno maggiormente colpite dal punto di vista sportivo. Il mister evidenzia anche le sue preoccupazioni per la crisi economica che sicuramente colpira tutti i settori, e di conseguenza anche quello del calcio dilettantistico.

Personalmente, penso che difficilmente possa riprendere il campionato. Mi metto nei panni di tutte quelle squadre che stanno vincendo i rispettivi gironi ed erano a un passo dal traguardo. Penso che queste squadre debbano essere in qualche modo premiate.

Poi c’è la questione economica che ne scaturirà. Anche nel mondo dilettantismo ci sono persone che vivono solo di calcio. Bisogna trovare la giusta soluzione per non lasciare nulla al caso. Il mio pensiero va anche a tutte quelle società che dovranno affrontare grosse perdite in termini economici.