Grande prestazione del numero 11 gialloblù, il quale si dimostra decisamente soddisfatto e motivato in conferenza
CASTELLAMMARE DI STABIA - Autore del gol più veloce di questa stagione di Serie B, si presenta ai microfoni dei giornalisti nel post partita l’esterno in prestito dal Napoli Alfredo Bifulco, alla sua prima marcatura ufficiale con la maglia della Juve Stabia.
La conferenza stampa inizia con una piccola opinione sulla rete messa a segno e sulla posizione occupata in campo dal giovane giocatore:
“Mi sto trovando bene. Poi, mi adatto a qualsiasi cosa mi chiede il mister senza alcun tipo di problema. Il goal? Il goal è stato bello, è arrivato subito. Fortunatamente, abbiamo messo, almeno nel primo tempo, la partita in discesa; poi siamo stati bravi nel secondo tempo a fare il raddoppio.”
Si continua con l’analisi sul ruolo occupato in campo da Bifulco, al netto di una posizione diversa rispetto a quella di esterno, la quale comporta compiti ed obblighi diversi rispetto a prima:
“Si, assolutamente. Ovviamente è un ruolo diverso rispetto all’esterno: sei molto più nel vivo del gioco, ti devi far vedere molto di più; poi in fase di non possesso devi anche andare a dare una mano davanti, a pressare con i due attaccanti e anche tenere una buona posizione sul loro player.”
Soddisfatto per essersi finalmente sbloccato, Alfredo promette che arriveranno altri gol in futuro:
“Finalmente mi sono sbloccato. Avrei potuto avere qualche gol in più, però quelli arriveranno. L’importante è che mi sono sbloccato e adesso dobbiamo continuare solo a fare bene.”
Archiviata la pratica Venezia, si pensa subito al match di Cremona e all’impatto che il tecnico delle vespe ha avuto su di lui e sugli altri giovani:
“È una partita importantissima come tutte le altre. Noi stiamo pensando partita dopo partita, sappiamo che stiamo crescendo. Il mister è una persona che pretende tanto, tanto anche dai giovani e questa cosa a noi non può che far bene, perché ci fa crescere veramente tanto.”
Vista la nuova posizione cucitagli addosso da mister Caserta, si cerca di comprendere quale sia il ruolo maggiormente apprezzato dal giovane atleta, se quello da trequartista o quello da esterno:
“Io preferisco giocare esterno, perché ho sempre giocato lì. Però, come ho detto prima, mi adatto tranquillamente a qualsiasi cosa mi chiede il mister. Anche due anni fa ho giocato in questo ruolo e mi trovo anche abbastanza bene.”
Non poteva, nonostante sia arrivata sul gong, mancare la classica domanda sulla persona alla quale fosse dedicato il gol:
“Alla mia famiglia e alla mia ragazza.”