ll solito Avellino poco arrembante, propositivo e pericoloso in attacco mostra ancora una volta le sue difficoltà e le proprie lacune contro le big del campionato, nonostante il Bari fosse ormai con la testa proiettata in B. Maita ha suggellato la vittoria con la sua perla dalla distanza, mentre l'Avellino si è visto solamente nella seconda frazione con il solito Kanoute, che non riesce a finalizzare

BARI- Niente da fare, l’Avellino contro le grandi non riesce a fare il salto e di qualità contro un Bari, ormai lontano dalla Serie C e proiettato già verso la B. Un Avellino troppo molle, stantio e poco reattivo per tutta la prima frazione si annulla totalmente, assente se non proprio con un approccio totalmente sbagliato e lontano dalla seconda frazione, dove il salvabile si ottiene solamente con Kanoute. Il Bari riesce a sbloccare la gara nella prima frazione grazie all’ottima intuizione di Maita dai 25 metri, ma poco concreto per il resto della gara e solamente grazie ad un episodio trova la rete del vantaggio; per il resto nulla segnalare. La seconda frazione l’Avellino prova a cambiare faccia ed approccio grazie all’entrata dalla panchina di Kanoute, dove il senegalese si carica sulle proprie spalle la squadra e come si soul dire porta la carretta avanti. Il resto della squadra, se non per Kanoute cosa ha fatto? Questa è la mentalità per approcciarsi ai play-off?

 

PRIMO TEMPO- Gautieri valuta il 3-5-1-1, optando per Di Gaudio alle spalle di Murano. In mediana sazio a De Francesco, mentre a Tito il tecnico partenopeo ha preferito Mignanelli. Il Bari va in vantaggio al 9’ con Simeri, che colpisce di testa ed insacca alle spalle di Forte. Il direttore di gara annulla per un fallo di Di Cesare su Kragl. La formazione irpina in questi primi minuti di gioco non riesce a rendersi pericoloso e ad impattare in fase offensiva. Azione personale di Mallamo, che prova la conclusione in area, ma la sfera termina sul fondo.  Per la prima volta l’Avellino si fa vedere dalle parti del Bari: Aloi ruba la sfera e la serve a Murano, che calcia dall’angolo dell’area di rigore, ma il tentativo dell’ex Perugia finisce sul fondo. Giallo per Di Cesare. Al 40’ il Bari passa in vantaggio con Maita: conclusione respinta da Scognamiglio, il centrocampista pugliese raccoglie la sfera e spara un siluro di controbalzo dai 25 metri. Giallo anche per l’autore della rete per un’entrata scorretta su Kragl, generando la reazione del tedesco. Termina la prima frazione, dove i galletti hanno nettamente meritato il vantaggio, rendendosi più pericolosi rispetto ad un Avellino spento, se non totalmente assente per le cavalcate del reparto offensivo.

SECONDO TEMPO- Gautieri prova a cambiare le proprie carte: Tito per Mignanelli, Carriero per Kragl e Plescia per Murano. Per la prima volta l’Avellino spaventa Frattali: Carriero, dopo aver scambiato con Ciancio, entra in area e prova la conclusione col destro. Giallo per Carriero. L’Avellino inizia a reagire ed alzare la testa, dopo essere stata in penombra per tutta la prima frazione, non avendo quasi mai tirato in porta. Doppio cambio per il Bari: Misuraca per Scavone e Citro per Antenucci; per l’Avellino fuori Kanoute per Di Gaudio. Al 68’ Frattali interviene su Kanoute, stendendolo in pieno e il direttore di gara ha optato nel concedere una rimessa dal fondo, vedendosi così l’Avellino negare un possibile penalty netto. Al 72’ ci prova ancora Kanoute: colpito di testa dell’ex Palermo, ma Frattali interviene e nega la gioia del goal. Occasione sprecata per l’Avellino. Ammonito Frattali. L’Avellino prova a fare a gara: De Francesco prova a pescare Plescia, ma Frattali non si fa sorprendere dal tentativo di Plescia. Negli ultimi minuti finali tanto Avellino, che meriterebbe il pareggio: ancora Kanoute, che prova la conclusione, ma Frattali dice ancora di no. Cinque minuti di recupero. Giallo per Silvestri, che salterà la gara contro la Vibonese. In pieno recupero nasce una rissa tra i calciatori biancoverdi e biancorossi ed il direttore di gara a stento riesce a sedare gli animi. Doppio rosso per l’Avellino: espulsi Gautieri e Pane. Finisce la gara con la vittoria dei galletti, ormai promossi in Serie B e liberi di festeggiare il salto di categoria.

 

BARI-AVELLINO 1-0

BARI (4-3-1-2): Frattali; Belli, Di Cesare, Terranova, Ricci; Maita (dal 46’ Bianco), Maiello, Scavone (dal 63’ Misuraca); Mallamo (dal 75’ D’Errico); Simeri (dall’81’ Cheddira), Antenucci (dal 63’ Citro).

A disposizione: Polverino, Plitko, Celiento, Gigliotti, Mazzotta, Galano, Paponi.

 All. Mignani

AVELLINO (3-5-2): Forte; Silvestri, Scognamiglio, Bove; Ciancio, Aloi, De Francesco (dall’81’ Micovschi), Kragl (dal 46’ Carriero), Mignanelli (dal 46’ Tito); Murano (dal 46’ Plescia), Di Gaudio (dal 66’ Kanouté).

A disposizione: Pane, Petrone, Dossena, Chiti, Rizzo, Matera, Mastalli.

All. Gautieri

Marcatori: Maita 40’.

Ammoniti: Di Cesare (B), Maita (B), Carriero (A), Terranova (B), Micovschi (A), Silvestri (A).

Espulsi: Pane (A, non dal campo), Gautieri (A, non dal campo).

Arbitro: Enrico Maggio di Como. Assistenti: Alessandro Maninetti di Lovere e Fabrizio Giorgi di Legano. Quarto Ufficiale: Silvio Torregiani di Civitavecchia.