Il nuovo tecnico dell'Avellino dovrebbe essere Roberto Boscaglia, mentre il ruolo di direttore sportivo dovrebbe essere ricoperto dall'ex Enzo De Vito

AVELLINO- E alla fine costò amaramente la disfatta di Francavilla Fontana a Salvatore Di Somma e a Piero Braglia, rei di aver disatteso le aspettative della società irpina di puntare alla promozione diretta in Serie B e non per la lotteria dei play-off. La vittoria dell’Avellino contro il Monterosi è stata solamente fumo negli occhi della piazza biancoverde, che aveva visto accorciare le distanze dal Bari, riportandosi a meno sette. La trasferta in Puglia, invece, è stata fatale per riportare la situazione punto e capo, se non peggio di prima: la distanza dai galletti pesa come un macigno, meno dieci. Tanti rimpianti per la dirigenza irpina, che ha già versato ed investito nel progetto avellinese, arrivando a fare degli investimenti non da poco come con Kragl (svincolato da maggio), l’acquisto dell’intero cartellino di Jacopo Murano, quello di Bernardotto o per non dimenticare quello di Vincenzo Plescia; proprio la punta siciliana non ha mai reso per il grande investimento fatto dalla famiglia D’Agostino.

Proprio lo stesso Braglia era finito sulla graticola ad ottobre, venendo esonerato in diretta televisiva dallo stesso D’Agostino durante i festeggiamenti per l’elezione a sindaco di Montefalcione, ma l’incontro con i senatori salvarono il “toscanaccio”. Questa volta, però, il presidente del sodalizio irpino è andato deciso, senza farsi condizionare ed ha esonerato di tronco nel pomeriggio sia Piero Braglia e sia Salvatore Di Somma. A D’Agostino ha urtato non poco le due sconfitte rimediate in meno di dieci giorni, soprattutto se si considera gli scontri diretti contro il Catanzaro e proprio contro la Virtus Francavilla. Discorso, inverso, invece per Salvatore Di Somma, colpevole di aver stravolto nel mercato estivo metà rosa e nell’ultima sessione invernale sbarazzandosi di Gagliano, ritornando alla base a Cagliari, mentre per Messina cessione a titolo definitivo alla Fidelis Andria. Ha gravato non poco anche l’addio di Sonny D’Angelo a titolo definitivo alla Reggiana, entrato in rottura definitivamente l’ambiente biancoverde e la stessa dirigenza, dopo i diversi tentativi andati a vuoti per il rinnovo di contratto. D’Agostino ha ammainato anche l’ultima bandiera della Seria A…il capitano.

Per la giornata di domani l’Avellino dovrebbe risolvere la grana relativamente ai vuoti lasciati da Braglia e da Di Somma. Il nuovo tecnico dovrebbe essere l’ex Palermo Boscaglia, che piace molto alla dirigenza e sarebbe stato contatto e sarebbe stato proposto un contratto di un anno e mezzo. L’ex allenatore dei rosanero fu esonerato a febbraio dell’anno scorso, dopo due sconfitte contro Catanzaro e Vibonese e per sedersi sulla panchina irpina dovrebbe liberarsi dal contratto col Palermo. Per il ruolo di direttore sportivo, invece, sembra essere imminente il cavallo di ritorno: Vincenzo De Vito. L’ex ds dell’Aversa Normanna già ricoprì la carica di direttore sportivo sotto l’era Taccone, per poi, lasciare le redini con l’esclusione dell’Avellino dalla Serie B. De Vito è reduce dall’esperienza con l’Arezzo, che però culminò con la retrocessione dei toscani tra i dilettanti.