La notizia del ripescaggio è arrivata nel ritiro di Sturno poco prima di pranzo. La carica di mister Modica: "Grande notizia. Ora aumentano le responsabilità".

CAVA DE' TIRRENI (SA) - Il tappo della bottiglia di spumante, aperta per brindare al salto di categoria, è filato via lontano, quasi colpendo uno dei  compagni, seduti a tavola, nella sala ristorante della Casa Reale, la location che ospita la Cavese da metà luglio. Claudio De Rosa, cavese d.o.c. del popoloso rione Filangieri, ha tenuto dentro l’ansia per giorni, contando le ore che separavano la sua città, i suoi tifosi, la sua squadra del cuore dal ritorno tra i professionisti e quando la notizia è arrivata in ritiro, poco prima di ora di pranzo, a stento ha trattenuto le lacrime. A lui il tecnico Modica e il diesse Pavone hanno lasciato il proscenio in occasione del brindisi augurale con tutti i compagni di squadra. Un discorso breve, quello di De Rosa, ma particolarmente significativo.

“Io sono cavese e tifoso di questa squadra. La notizia arrivata oggi l’aspettavamo da tempo ed è meritata per una piazza che arriva da anni difficili, incerti, nel corso dei quali ha sofferto molto. Abbiamo perso un giocatore, una bandiera importante, quando abbiamo conquistato la Serie C (n.d.a. Catello Mari) ed era giunto il momento di riconquistarla. Oggi per me si realizza un sogno e lo voglio vivere con tutti voi, insieme alla società e al mister. Vi faccio un grande in bocca al lupo”.

Con la voce rotta dall’emozione e il flute con lo spumante nervosamente stretto fra le due mani, De Rosa si è guadagnato l’applauso e il coro “un capitano, c’è solo un capitano” di tutti i compagni di squadra, che in venti giorni di ritiro hanno stretto un ottimo rapporto con il 37enne attaccante metelliano, che si appresta a vivere la sua ottava stagione in maglia bleufoncé, la prima in C, dopo 2 di C2, 5 di Serie D e una di Eccellenza, con il Città de la Cava, per un totale di centonovantaquattro presenze e cento gol.

Poche ma incisive anche le parole di Giacomo Modica, tecnico che in queste prime settimane di lavoro ha già conquistato il gruppo, per le capacità professionali ma anche umane.

“Questa notizia era nell’aria da giorni – ha sottolineato l’ex allenatore del Messina – e ora che è ufficiale ci dona una una grande gioia ma pure una grande responsabilità. Adesso dobbiamo onorare al meglio i colori di questa maglia che indossiamo, con professionalità, dedizione e impegno, per portarli più in alto possibile”.