Il presidente risponde a Sagramola, amministratore dei siciliani
TORRE ANNUNZIATA (NA) “Si parla di clima di sospetto alimentato dal Savoia e di inutili polemiche che minerebbero la serietà del torneo, ma il Dott. Sagramola fa lo stesso chiedendoci di non giocare in orari diversi rispetto a quello di calendario. Da grande professionista quale è, infatti, dovrebbe essere a conoscenza di quanto prescritto dall’Art. 30.2 del regolamento L.N.D.”
Così il presidente onorario del Savoia, Alfonso Mazzamauro, dichiara in merito alla polemica che si è accesa con il Palermo. La sfida con i siciliani, dunque, dal campo di gioco passa al campo mediatico.
Il tutto è nato ieri quando dopo la gara che il Savoia ha vinto con il San Tommaso, in conferenza stampa il presidente degli oplontini ha dichiarato: “Non voglio fare polemiche, noto che dall’altra parte abbiano iniziato con un altro rigore. Quello che leggo, quello dico, non ho visto. Voglio segnalarla delle cose. Io sono simpatizzante del Palermo, da bambino, non lo odio, ma oggi rappresento il Savoia e me la gioco”.
Sagramola, amministratore delegato del Palermo, ha affermato: “Leggo stupito del malizioso commento del presidente onorario del Savoia a proposito dei rigori concessi a nostro favore. Alimenta ad arte un clima di sospetto che non ha ragione di essere. Basterebbe ricordasse gli episodi a noi sfavorevoli, compresi i gol regolari che ci sono stati annullati, proprio con il Savoia, sul punteggio ancora dello 0 a 0, e con l’Acireale. Ad ogni modo, per rispetto della serietà del torneo, anziché montare inutili polemiche, sarebbe meglio che la smettessero di giocare in orari diversi rispetto a quello di calendario!”.
Nella replica Mazzamauro, oltre che a chiarire la questione inerente all’orario, ha specificato che “il Savoia gioca alle 15:00, previo benestare degli avversari di giornata, esclusivamente per permettere un maggior afflusso di tifosi allo Stadio. Non potendo contare sulle stesse disponibilità dei rosanero, la presenza massiccia di supporters al Giraud, insieme ad un numero esiguo di sponsor, rappresenta un’importante fonte di supporto economico, ma soprattutto emotivo. Chiudo dicendo che non ci sono altri fini dietro tale scelta e che, chi porta avanti tale tesi, non fa altro che alimentare ad arte un clima di sospetto”.




