L'allenatore azzurro continua a predicare calma e umiltà
PORTICI (NA) - Esaltarsi? No grazie. È il leitmotive del tecnico del Portici Savio Sarnataro. Dopo 4 vittorie in altrettante partite la compagine azzurra guida la classifica (insieme alla Cavese) del Girone I di Serie D. Anche oggi, nel turno infrasettimanale, la squadra della città della reggia ha conquistato i 3 punti battendo in trasferta il Castrovillari all’ultimo respiro. Ma la calma è la virtù dei forti e la pensa così Sarnataro che nel post gara è intervenuto ai nostri microfoni:
“Il nostro obiettivo resta la salvezza. La nostra missione deve essere chiara, non dobbiamo assolutamente dimenticare da dove siamo partiti.
Le difficoltà ci sono e ci saranno e bisogna ancora lavorare molto affinché le cose continuino a migliorare e non dobbiamo adagiarci sugli allori. Oggi è stata una partita dura. Il Castrovillari è stato un avversario che ci ha messo in grossa difficoltà. Sono andati meritatamente in vantaggio e noi siamo stati bravi a non disunirci e a ribaltarla, non era semplice anche viste le condizioni del campo che sicuramente non ci ha favoriti costringendoci a snaturare un po’ il nostro gioco.
Siamo molto entusiasti di quanto stiamo facendo. L’adrenalina ci deve spingere a migliorarci sempre di più, ma i miei ragazzi sanno che non devono farsi prendere dai momenti e che devono restare concentrati. Questo, come si è visto, è un campionato equilibrato.
Fra 3 giorni abbiamo un’altra partita e vittorie come quelle di oggi ti aiutano a smaltire meglio la fatica.
Noi quindi andremo avanti per la nostra strada. È chiaro che se durante l’arco della stagione dovessimo arrivare a giocarci qualcosa di più ognuno di noi farà ancora di più. In un’eventualità del genere bisognerà chiedere uno sforzo ulteriore alla società, così come noi dello staff e i calciatori dovremo dare di più.
Sono molto contento anche della risposta della città. Qualcosa sta cominciando a cambiare e girando per strada vedo che l’entusiasmo via via sale, speriamo di vedere sempre più persone allo Stadio San Ciro perché si nota un’aria che probabilmente prima non c’era”.