Le parole dell'attaccante casertano sulla stagione trascorsa e sul suo futuro

NAPOLI - Non c’è tempo per le distrazioni. Resta concentrato sulla sua carriera Pasquale Iadaresta, attaccante campano classe 1986. Dopo l’ultima stagione trascorsa in forza all’AZ Picerno, il bomber tira le somme della stagione appena trascorsa ai nostri microfoni. 

Dopo due campionati vinti quest’anno ci sei andato vicino col Picerno, come giudichi la stagione?

“La stagione è stata certamente positiva. Nonostante faccia male pensare che siamo arrivati dietro al Taranto solo di un punto per quanto mi riguarda non posso che esserne soddisfatto. Al termine della stagione regolare siamo riusciti a vincere i playoff per cui una piccola gioia c’è stata. È chiaro che dopo Bari e Foggia (assegnato d’ufficio) volevo vincere il campionato anche qui, ma così è il calcio”.

Durante questa stagione sei stato vicino a tornare in Campania, c’è la possibilità di rivederti qui?

“Nella vita mai dire mai. A me non dispiacerebbe tornare ma ho ancora un anno di contratto con il Picerno è in Basilicata mi trovo molto bene. Per adesso non c’ho ancora pensato, sono in vacanza. 

Quest’anno il calcio campano ha faticato molto in Serie D, che idea ti sei fatto? 

“Per me le campane hanno sofferto molto l’assenza di pubblico. Sono convinto che piazze come Giugliano e Nola con i tifosi presenti avrebbero avuto una sorte diversa, così come sono convinto che squadre come il Savoia con il sostegno dei fan avrebbero potuto racimolare qualche punto in più.

Adesso hai 35 anni, ci pensi mai al futuro?

“Certo che sì. È normale che a questa età un calciatore si ponga questo tipo di domanda, ma personalmente al momento non ci penso perché per me sarebbe fonte di distrazione. Sulla base dell’esperienza che ho avuto osservando i miei compagni più grandi ho notato che questo tipo di scelte condizionano il rendimento sul campo, io voglio continuare a giocare e divertimi per qualche altro anno e voglio continuare a farlo ad alti livelli. Anche se negli ultimi anni ho fatto la Serie D l’ho fatta sempre con delle top squadre e voglio continuare a dire la mia. Ma al di là di questo sto gettando comunque delle basi. Sono laureato in giurisprudenza e sono vicino a diventare avvocato ma voglio restare nel calcio mi vedrei bene nella veste di un ruolo dirigenziale”.

Come allenatore ti ci vedi?

Meno. Ma mai dire mai, personalmente non mi pongo mai limiti”.