Affrontiamo un altro tema delicato, quello dei direttori che portano denaro e che spesso "imprigionano" i club nelle scelte
NAPOLI - Direttore la grande piaga. Uno dei temi più scottanti del calcio dilettantistico e chiaramente del calcio campano è il brulicare di figure dirigenziali che si inventano direttori sportivi o generali e che spesso ricoprono ruoli centrali anche nella costruzione delle squadre. Non parliamo di coloro i quali hanno fatto la gavetta, di gente stimata nell’ambiente, ma di personaggi che improvvisamente spuntano dal nulla e diventano focali in un club. Come nascono? Sono i dirigenti sponsor, gente che si accompagna da una buona dote, un po’ come avveniva nell’800 in caso di matrimoni e che acquistano una fetta di visibilità. Abbiamo parlato degli allenatori sponsor ma non di meno sono i dirigenti sponsor. Come riconoscerli? E’ semplice, spuntano dal nulla e li vedi ricoprire incarichi chiave. Tengono per il collo i presidenti, perchè in un periodo di forte crisi e di recessione economica trovare un aiuto finanziario diventa fondamentale, il problema è che questi personaggi spesso fanno il male e non il bene dei club, perchè si accompagnano ad una dose di forte incompetenza e finiscono per rovinare i piani delle società. Chi è causa del suo male pianga sè stesso dice il motto, mai fu più vero in queste circostanze, in quanto la scelta di affidarsi ai dirigenti sponsor diventa un boomerang che si ritorce contro. Come combatterli? In primis resistendo alle tentazioni di semplificare il percorso e poi con i settori giovanili, costruendo in casa il sostentamento del futuro piuttosto che affidarsi a guru improvvisati (spesso anche molto giovani che non hanno mai disputato una gara di calcio). Il calcio campano deve cambiare, bisogna combattere questi fenomeni e solo parlandone e scoperchiando vasi e situazioni si può invertire la rotta. I direttori sponsor sono uno dei mali del calcio attuale, i club devono avere la forza di resistere e di non macchiare il loro operato nel nome del Dio denaro.