Il Cholito mette il sigillo a pochi minuti dalla fine e regala il quarto successo consecutivo agli azzurri. È il solito Osimhen ad aprire le danze, vano il momentaneo pareggio di El Shaarawy,
NAPOLI - L’uragano Napoli apre il proprio girone di ritorno alla grande, aggiudicandosi il primo big match dopo il giro di boa. Gli uomini di mister Spalletti rispediscono a casa, senza punti ottenuti, la Roma, ennesima caduta registrata sul taccuino dello stadio Diego Armando Maradona.
Gli azzurri, nonostante qualche brivido iniziale per una deviazione sfortunata di Kim verso la propria porta, impiegano un quarto d’ora circa per passare in vantaggio. E chi poteva aprire le danze di un match così delicato? Ovvio, sempre l’attuale capocannoniere della Serie A: Victor Osimhen. Il nigeriano, servito splendidamente da Kvaratskhelia, stoppa di petto la sfera in area, palleggia con un ginocchio aggiustandosi la sfera e di destro lascia partire una sassata di rara potenza. Nulla può Rui Patricio nella circostanza, punito, come nella sfida d’andata, da un vero e proprio gioiello prezioso dell’attaccante ex Lille.
La partita per il club partenopeo, tuttavia, non è stata una passeggiata, merito soprattutto della prestazione degli ospiti. La Roma, nonostante un evidente tentativo del Napoli di dettare i propri ritmi di gioco, non si è mai eccessivamente scomposta. I giallorossi hanno dimostrato in più circostanze di saper dialogare sotto pressione, creando anche qualche pericolo alla capolista – Meret, però, si è sempre dimostrato pronto e reattivo sui tentativi avversari. La retroguardia azzurra, però, non resiste l’intera gara e al 75′ concede ai giallorossi la rete del pari: Zalewski pesca con un cross profondo sul secondo palo El Shaarawy, il quale sbuca alle spalle di Lozano e deposita la rete direttamente in rete.
Riscritto il copione della storia, il Napoli è chiamato a riconquistare il finale felice negli ultimi minuti, attingendo anche dalle panchina forze fresche utili alla causa. Ed è proprio da bordo campo che arriva l’uomo della provvidenza. Simeone, gettato nella mischia da Spalletti al posto di Osimhen, elude la marcatura di Smalling su assist di Zielinski e di sinistro fa partire un fendente che trafigge Rui Patricio sul palo vicino. La bordata del Cholito vale l’intera posta in palio agli azzurri ed un bellissimo +13 in classifica sulla seconda, posizione ricoperta al momento dall’Inter (fatale il 5-2 a San Siro del Sassuolo ai danni del Milan). Napoli si avvicina, con un altro piccolo passo, ad un sogno ebriante solo da immaginare.
TABELLINO DELL’INCONTRO
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Rrahmani, Mario Rui (68′ Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (91′ Ndombele); Lozano (76′ Simeone), Kvaratskhelia (68′ Elmas), Osimhen (76′ Raspadori).
A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Juan Jesus, Zedadka, Demme, Gaetano, Zerbin, Politano.
Allenatore: Luciano Spalletti
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Zalewski, Cristante (88′ Volpato), Matic (83′ Tahirovic), Spinazzola (46′ El Shaarawy); Pellegrini (83′ Bove), Dybala; Abraham (73′ Belotti).
A disposizione: Boer, Svilar, Viña, Solbakken, Camara, Kumbulla.
Allenatore: Jose Mourinho
ARBITRO: Daniele Orsato (sez. Schio)
ASSISTENTE 1: Alberto Tegoni (sez. Milano)
ASSISTENTE 2: Giovanni Baccini (sez. Conegliano)
QUARTO UFFICIALE: Antonio Rapuano (sez. Rimini)
VAR: Aleandro Di Paolo (sez. Avezzano)
AVAR: Lorenzo Maggioni (sez. Lecco)
RETI: 17′ Osimhen (N), 75′ El Shaarawy (R), 86′ Simeone (N)
AMMONIZIONI: Dybala (R), Osimhen (N), El Shaarawy (R)
ESPULSIONI: –