Dopo la sconfitta con la Sessana, l'addio del patron bianconero nell'anno del centenario

Scossone in casa Nola: il presidente Giuseppe Langella ha annunciato le proprie dimissioni dopo la sconfitta contro la Sessana, arrivata al 94’ con la rete decisiva di Signorelli. La decisione, comunicata attraverso i canali social del club, arriva in un momento delicato della stagione e, soprattutto, nell’anno del centenario della società bianconera.

Un addio che sa di amaro per Langella, che nelle sue dichiarazioni ha espresso rammarico per le contestazioni ricevute, nonostante il Nola sia attualmente secondo in classifica e abbia lottato fino all’ultimo per portare a casa un trofeo, arrendendosi solo in finale di Coppa Italia Campania contro la Polisportiva Santa Maria.

L’annuncio di Langella: “Mi faccio da parte”

Nel suo messaggio di congedo, Langella ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare la guida del club:

“Innanzitutto, chiedo scusa alla tifoseria per la prestazione di oggi. Voglio fare contenta la maggior parte dei tifosi e della città, quindi mi faccio da parte. Non posso accettare contestazioni verso una squadra che è seconda in classifica e che ha fatto enormi sacrifici. La società è a disposizione di chiunque voglia portare avanti il progetto calcistico. Da oggi non farò più parte del gruppo squadra e di tutto il resto. Ho sempre cercato di costruire, ma se a Nola la pensano diversamente, è giusto che io mi faccia da parte. Se la squadra riuscirà a terminare il campionato, bene; altrimenti, da questo momento non sono più il presidente del Nola Calcio. Ringrazio tutti e spero che chi verrà dopo di me sia più fortunato.”

Parole che trasmettono delusione e stanchezza, ma che soprattutto lasciano un grande punto interrogativo sul futuro del Nola.

Il futuro del Nola: chi raccoglierà il testimone?

L’addio di Langella apre uno scenario incerto per il club, che ora si trova senza una guida in un momento decisivo della stagione. La squadra dovrà cercare di restare compatta e concentrata sugli obiettivi, ma resta da capire se e chi sarà pronto a prendere in mano la società per garantirne la continuità.

Nel frattempo, la tifoseria resta in attesa di sviluppi, sperando che il centenario del Nola non venga ricordato come un anno di crisi, ma come un momento di rinascita per i colori bianconeri.