Tanti i punti toccati con il numero uno granata, idee chiare. La più suggestiva: il museo ufficiale della Puteolana 1902

NAPOLI | Una data importante per il calcio a Pozzuoli: venerdì 8 luglio 2016, riparte da qui la “rinata” Puteolana 1902 dell’era presidenziale di Antonio Cristiano. Lunga chiacchierata ma interessante con il neo patron granata quella di oggi al “Conte” per noi in esclusiva di Campania Football: “Ufficialmente – esordisce il numero uno granata – non ci è stato ancora il passaggio di consegne tra Giacinto Russo presidente della Boys Caivanese ed il sottoscritto. Ovviamente però se stiamo al Conte a fare il primo stage di calciatori under per allestire la rosa del nostro allenatore Ciro Amorosetti vuol dire che la cosa è oramai fatta”. Passiamo all’aspetto organizzativo del club: “Per via di un aspetto meramente burocratico e di tempi tecnici lunghi della Federazione saremo costretti (solo sulla carta) a chiamarci ancora Boys Caivanese ma giocheremo al Conte visto che la Boys Caivanese, avendo come campo di casa il Papa di Cardito a cui per la prossima stagione non può svolgere l’attività ufficiale, noi chiederemo ufficialmente di disputare le gare interne ovviamente al Conte. La stagione successiva ci sarà il cambio di denominazione. Per quanto concerne la società mi affiancheranno in questo viaggio i soci Di Gennaro e Baiano con il sottoscritto presidente. Abbiamo scelto come segretario una persona con oltre trent’anni di esperienza come Antonio Forte. Dal punto di vista tecnico abbiamo puntato su Ingenito come direttore sportivo. Come calciatore Checco non ha bisogno di presentazioni e che con il sottoscritto nell’Intersociale ha mostrato doti dirigenziali notevoli. Lo staff tecnico prevede Amorosetti come allenatore, Di Vicino quale vice allenatore, Assante preparatore dei portieri e Laconi quale fisioterapista e responsabile dell’area medica”. Quali sono i punti essenziali del progetto Puteolana 1902: “Abbiamo deciso – continua Antonio Cristiano presidente del club flegreo – di investire in questa prima stagione di questo progetto circa 150mila euro per allestire la rosa di prima squadra e la juniores. La prima squadra dovrà prevedere un numero di circa 24-26 elementi con otto esperti e gli altri tutti giovani di prospettiva. In questa prima stagione saranno solo queste due le squadre che scenderanno in campo a difendere i colori granata in Campania. Obiettivo centrare almeno i play off per quest’anno, il campo darà il responso, ma noi non ci fermeremo solo al risultato sportivo di una stagione ma con una progettualità di più anni vogliamo portare la Puteolana e la città di Pozzuoli in categorie maggiori, quelle che spettano di diritto ai granata. Ovviamente nel futuro sono previste altre compagini giovanili ma la progettualità dipende dalla convenzione e dagli investimenti che l’amministrazione comunale ci permetterà di fare presso lo stadio Conte che deve diventare il nucleo principale del PIANETA PUTEOLANA, anche per dare nuovo slancio e vigore al sociale e allo sport in una piazza importante e storica come quella della Puteolana che ha una storia ultra centenaria. Proprio la storia sarà un fulcro importante. Abbiamo intenzione di coinvolgere lo storico del calcio flegreo per antonomasia Gennaro Gaudino perché tra le altre cose vogliamo istituire all’interno proprio dello stadio in locali ben definiti quello che sarà il Museo Ufficiale della Puteolana. Ovviamente ci siederemo a tavolino con Gaudino per parlare di questo ed altri progetti inerenti proprio quello che è la storia della gloriosa Puteolana”. Tanti i punti toccati da Antonio Cristiano, i tifosi della Puteolana possono ritornare a sognare e ad avere speranza per quello che rappresenta una grande passione, ossia l’amore per i colori granata. Per quanto concerne nomi di possibili acquisti in casa granata non se ne parla ma abbiamo visto parlare diversi calciatori con il presidente ed il direttore sportivo Ingenito. Facciamo noi i nomi. Fernandez in porta, in difesa Terracciano, in avanti una coppia di tutto rispetto quali D’Auria e Sibilli. Senza menzionare i tanti calciatori che vogliono indossare o desiderano ritornare a calcare l’erba del Conte. Adesso si può ritornare a parlare di calcio in una piazza illustre e che mancava dalla geografia del calcio campano e nazionale.