Le dichiarazioni del patron della compagine costiera circa la ripresa del campionato
VICO EQUENSE (NA) - Continua la carrellata di interviste agli attori principali del calcio campano. Nella giornata di oggi è intervenuto ai microfoni di Campania Football il presidente del Vico Equense Aniello Savarese, patron della compagine militante nel Girone B di Eccellenza. Al numero uno dei costieri abbiamo chiesto un parere circa l’attuale momento di emergenza sanitaria, sia per quanto riguarda il lavoro che per quanto riguarda il calcio:
Presidente, lei è un imprenditore nel settore della ristorazione, come sta vivendo questo momento?
“Come tutti continuo a rimanere a casa sperando che la situazione migliori, ma per quanto riguarda la situazione della ristorazione la situazione è dura. Sono preoccupato per i miei dipendenti, perché non hanno ricevuto ancora la cassa integrazione del mese di Marzo, per cui quando per 2 mesi non ricevi stipendio la situazione comincia ad andare sul pesante. Si parla molto della riapertura del cibo da asporto, ma non servirebbe nemmeno a coprire le spese. Attività come la mia (Pizzerie, ndr) hanno bisogno di lavorare a pieno regime, inoltre poi una volta avviata ci vorrà un po’ di tempo affinché le persone si riabituino di nuovo ad uscire con frequenza”.
Crede che i dilettanti facciano bene ad attendere ancora per ripartire oppure no?
“Continuare ad attendere è una follia. Onestamente non so cosa stiano aspettando a decretare la fine della stagione, è chiaro che non ci sono più le condizioni per andare avanti. Se tutto va bene, vista la situazione, torneremo sui campi a settembre per l’inizio del campionato, sempre che le cose vadano nel verso giusto”.
Quindi non ritiene applicabili i protocolli sanitari pensati per i professionisti anche ai dilettanti?
“Chiaramente no. Questi protocolli sono difficili da rispettare per i professionisti, figuriamoci per i dilettanti, senza contare che ci vorrebbero valanghe di soldi per metterli in pratica”.
Che futuro prevede per il calcio campano e per la sua società?
“Prevedo molte difficoltà sotto il profilo delle iscrizioni ai campionati. Diverse realtà non avranno la forza di rimanere in piedi e ci saranno vari ripescaggi nelle diverse categorie, solo chi ne avrà la possibilità andrà avanti. Noi avremmo la forza anche di chiedere un ripescaggio di Serie D, ma continueremo a fare calcio in questa categoria. Io ritengo che per fare calcio bisogna seguire un certo metodo, per cui sono contrario agli allenamenti serali dopo il lavoro. Sicuramente noi del Vico Equense investiremo di meno, faremo crescere i giovani, in maniera tale da lanciare qualche nuovo calciatore sul panorama calcistico”.