Grande bomber di altri tempi, Zaccaro è alla ricerca di un progetto valido in cui ritrovare i veri valori di questo sport
NAPOLI - Appartenere al mondo del calcio, si sa, può comportare con sé fama, conoscenze, denaro, sentimenti di appagamento personale e di appartenenza ad una comunità – e perché no, alle volte anche potere.
Ma cosa fa una persona che ottiene tutto ciò? Una volta appagata, in toto o in parte, vede affievolire la propria volontà di essere presente in questa realtà, allungando l’occhio su altre preferenze o altre occupazioni. Sono pochi quelli che restano aggrappati a quella sensazione di essere parte attiva di un progetto anche in tarda età, anche se in categoria nettamente inferiori rispetto a quelle vissute in gioventù.
È questa la storia di Vincenzo Zaccaro, attaccante classe 1982 dal grande fiuto del gol. Attaccante della vecchia scuola, Zaccaro ha militato in società nobili come Nola, Formia, Internapoli, Casertana, Durazzano, Capri, Termoli e Viribus Unitis. In tutte le sue avventure calcistiche il suo marchio di fabbrica non è venuto mai a mancare, quella verbe realizzativa che lo ha incoronato come uno dei migliori bomber attualmente in circolazione nei campionati dilettantistici italiani. La sua carriera è stata condita, nelle diverse esperienze avute, da ben 189 reti messe a segno in gare ufficiali, a sole undici lunghezze da un traguardo inimagginabile come quello delle 200 marcature complessive.
Una caccia che sembra tutt’altro che pronta a terminare, perché Zaccaro non ha ancora deciso di abbandonare il calcio giocato. L’attaccante 39enne ha, infatti, chiuso recentemente i propri rapporti con il suo ultimo club per via di situazioni verificatesi non propriamente rispettose nei suoi confronti e nei confronti dei suoi compagni. “Mi aspettavo sicuramente un trattamento diverso – ha raccontato l’attaccante al Tutto Calcio Pontino in seguito alla separazione con il suo vecchio club. Il problema non sono soltanto i rimborsi spesa, ma la bassezza morale della società nel gestire la situazione. Promesse mancate, prese in giro, atteggiamenti arroganti e chi più ne ha più ne metta. Ho dato tutto per loro e mi ritrovo in questa situazione. Con dirigenti che non hanno avuto scrupoli e non ti rispondono neanche più al telefono”. Per anni è stato vero amore,nei quali ha sempre rappresentato la città di Formia e tutti i formiani, correndo sempre dopo ogni gol verso la curva. Questo è il calcio, dove l’educazione e il rispetto diventa un optional”.
Anche da questa testimonianza si scorge come Zaccaro abbia ancora voglia di mettersi in gioco, di trovare un progetto valido che non sia legato alla categoria di riferimento del club, ma ai valori e alle accortenze condivise da quest’ultimo. Che sia Eccellenza o Promozione poco importa al bomber dai 189 gol, questo perché non bisogna dimenticare che il calcio è uno sport e come tale è in grado di veicolari determinati valori positivi – alcuni dei quali sembrano scomparir in un periodo di difficoltà come l’ultimo che l’Italia sta affrontando.