Il calciatore partenopeo ci racconta il suo bellissimo momento in forza ad una società calabrese
SIDERNO – Nel giorno del suo 24° compleanno, vi raccontiamo in esclusiva quella che è la storia, ancora tutta da scrivere, del calciatore Emanuele Ciccone. L’arma principale della seconda punta, attualmente impegnata in Eccellenza calabrese, è senza dubbio la sua incredibile velocità che insieme alla tecnica fanno di lui una seconda punta con i fiocchi. Tanti i campionati di vertice che hanno visto la giovane “gazzella” protagonista in una carriera fulminea con Noto, Due Torri, Roccella e Treviso. Due anni fa, con il Roccella in Serie D, fu l’allenatore Francesco Galati a farlo crescere sempre di più prima dell’avventura con il tecnico napoletano Carmine Esposito. La crescita di Ciccone è lievitata soprattutto con l’esperto mister Alessio Pala attualmente al Treviso che tutt’oggi lo corteggia per il ritorno sotto i suoi progetti vista la proprietà del cartellino. Un ragazzo umile che insegue la scia dei sogni, la sua tenacia potrà sicuramente aiutarlo. La stagione attuale è molto positiva: scopriamolo insieme con le sue parole.
Emanuele, come ti trovi con il Città di Siderno e come stai calcisticamente?
“Devo dire che mi sento molto bene sia fisicamente che mentalmente. In campionato siamo secondi con una squadra molto giovane e ci stiamo togliendo tantissime soddisfazioni, sono felice.”
Quali sono i tuoi sogni calabresi?
“In questa regione gioco da tre anni e devo dire che mi trovo molto bene, sono un ragazzo ambizioso che punta sempre al meglio. Vogliamo saldare l’obiettivo dei play-off in quanto con il 2° posto giochiamo sempre in casa e con la squadra che abbiamo possiamo riuscire nell’impresa. Ci credo perchè abbiamo calciatori importanti che valgono di più come la coppia difensiva Okoroji-Pizzoleo, i forti Koris, Papaleo e Minici che hanno sempre fatto la differenza ma soprattutto il classe 99 Ahkpan pronto a stupire.”
Quali sono state le tue più grandi emozioni stagionali?
“Nell’andata del derby con il Locri ci trovammo di fronte a 4.000 spettatori, emozioni uniche. Ora ci aspetta il ritorno fra le mura amiche che sarà altrettanto struggente.”
Hai parlato del Locri, primo con 12 punti di vantaggio: come mai questa differenza?
“Loro hanno lavorato con il doppio del nostro budget ma la differenza è a livello numerico, hanno due squadre. Ma se loro hanno i singoli noi abbiamo il gruppo che è unito e può fare molto bene.”
Prossima sfida in trasferta a Scalea, che partita ti aspetti?
“Sarà una partita tosta perchè all’andata li demolimmo quindi adesso vorranno riscattarsi, saranno avvelenati. Sono molto più forti rispetto all’andata in quanto si sono rinforzati e lottano per la salvezza, ci daranno sicuramente filo da torcere. Sarà una battaglia.”
Tornerai nella tua terra per sudare con una maglia della Campania?
“Sinceramente non lo so ma è per scelta mia. Ci sono stati contatti con squadre come Afragolese, Gragnano e Turris ma stare fuori mi fa sentire meglio perchè faccio una vita più regolare, è una scelta mia di vita.”
A chi ti ispiri guardando l’Olimpo del calcio?
“Ho visto giocare da vicino Lorenzo Insigne ed era evidente che stava per esplodere un talento. Molti mi dicono “Sembri proprio Insigne”, mi piace perchè abbiamo caratteristiche simili.”
Cosa ti auguri per il futuro?
“Spero che anno dopo anno i miei sacrifici vengono ripagati, aspiro sempre al massimo. Probabilmente andrò al nord perché il mio cartellino è del Treviso calcio, li ho lasciato bellissimi ricordi con la piazza ma non escludo alternative al sud sia in Serie D che in Eccellenza, magari con il Siderno.”
Andrea Murolo (foto Antonio Arcoraci)