La retroguardia delle vespe regge per tutto il primo tempo l'urto dei padroni di casa, ma cede nella ripresa. Non convince Marotta in attacco, lasciato troppo solo dai compagni

TERNI - Si chiude con una pazza vittoria in casa della Ternana la regular season della Juve Stabia. Le vespe, nonostante un po’ di turnover, riescono a ribaltare il 3-2 momentaneo dei rossoverdi, conquistando così il quinto posto in classifica.

Juve Stabia (3-4-3):

RUSSO 6 – Prestazione decisamente altalenante la sua. Parte fortissimo negando la rete a Falletti sia su un insidioso calcio piazzato che direttamente dagli undici metri. Durante la ripresa, tuttavia, ci mette del suo per regalare due reti ai padroni di casa, uscendo senza alcuna convinzione sull’1-1 di Suagher e consegnando direttamente a Raicevic la palla del 3-2 momentaneo.

ESPOSITO 6 – Nella prima frazione di gioco mostra una grande solidità difensiva, sia nell’opporsi fisicamente ai colpi della Ternana che nell’allineamento con i compagni di reparto per creare una linea di difesa con pochi spazi tra gli interpreti. Nella ripresa soffre di più le avanzate di Furlan e compagni, lasciandosi superare con più facilità. (dal 72′ CALDORE 6,5 – Entrato con maggiore freschezza per rafforzare la retroguardia gialloblù, non si lascia superare anche quando gli attaccanti della Ternana sembravano voler accelerare improvvisamente.)

TROEST 6,5 – Fatta eccezione per lo scontro perso con Suagher in occasione dell’1-1, in area di rigore le ha prese tutte. Sfrutta perfettamente il suo fisico e la sua elevazione per prevalere sugli avversari, mai veramente in grado di superarlo di testa.

ELIZALDE 5,5 – È indubbiamente l’anello debole del trio difensivo. Concede, anche con grande leggerezza, un rigore che poteva costare tanto alla propria squadra, dovendo poi ringraziare Russo per la strepitosa parata. Le triangolazioni tra Partipilo e Falletti lo mandano in confusione, soprattutto nella ripresa, dove perde completamente le misure degli avversari.

GARATTONI 5 – Soffre immancabilmente le discese di Furlan, che riesce ad arginare solamente grazie ai raddoppi continui dei compagni. Abbastanza indisciplinato, rischia più volte una sanzione disciplinare da parte del direttore di gara, che però lo espelle per una simulazione inesistente.

SUCIU 6 – Titolare dopo tanto tempo dall’ultima volta, si sacrifica molto per la squadra soprattutto nella fase di copertura e di contenimento, schiacciandosi molto ai difensori e non lasciando spazio di manovra al centro. In fase di impostazione non incide più di tanto, lasciando la scena maggiormente al compagno Vallocchia. (dal 60′ BERARDOCCO 7 – È glaciale dal dischetto, permettendo così alla Juve Stabia di riacciuffare nuovamente il pareggio e di ribaltarla alla fine.)

VALLOCCHIA 6 – Ha tanto lavoro da svolgere, sia in fase di copertura che in quella di impostazione. I tanti compiti da svolgere ne minano la precisione nelle aperture per i compagni, risultando leggermente impreciso.

RIZZO 5 – Partipilo sulla sua corsia fa letteralmente quello che vuole, mettendolo in difficoltà per gran parte della gara. Il cambio con Peralta è per lui un grande sospiro di sollievo, ma anche un’iniezione di fiducia, che lo porta ad offendere con efficacia (come non aveva fatto in precedenza) sull’out di sinistra fino a provocare la sfortunata autorete di Salzano.

BORRELLI 6 – Fa vedere qualche giocata di bella fattura, ma niente di più alla fine. I suoi movimenti sono ben coordinati con il resto del reparto offensivo, ma da parte sua non arrivano grossi pericoli dalle parti di Casadei. (dal 64′ SCACCABAROZZI 6 – Il suo ingresso ridisegna completamente lo schieramento tattico delle vespe. La sua estrema duttilità permette di mantenere la situazione sotto controllo anche dopo l’espulsione di Garattoni, permettendo alle vespe di non perdere il pallino della gara.)

FANTACCI 7 – Quando si accende diventa temibile per la retroguardia rossoverde, che al primo errore gli concede la possibilità di portare in avanti le vespe. Dialoga bene con Borrelli e si rende pericoloso con i suoi movimenti rapidi ed in profondità. Scompare, però, dai radar della partita nel secondo tempo. (dal 60′ ORLANDO 7 – Spacca la partita con un gol alquanto fortunoso, ma comunque non semplice da realizzare per la posizione defilata della conclusione. Quando entra in campo la Juve Stabia ha sempre una marcia in più, nonostante sia stato limitato nella sua azione dalla successiva inferiorità numerica gialloblù.)

MAROTTA 5 – Boben e Kontek si attaccano alla maglia dell’attaccante e non la lasciano fino alla sua sostituzione. Il bomber delle vespe crea disagi agli avversari con i suoi movimenti, ma con la palla tra i piedi viene sempre stoppato. Furbo il suo movimento in occasione del raddoppio di Orlando. (dal 72′ CERNIGOI 6,5 – Nonostante non riesca a segnare mette lo zampino negli ultimi due gol delle vespe, guadagnandosi il rigore del 3-3 e spingendo Salzano a segnare l’autogol del 3-4 finale. Un impatto sicuramente positivo che potrà dare ancora più fiducia all’attaccante dopo il lungo periodo buio della regular season.)

MR. PADALINO 6,5 – Nonostante i cambi effettuati ad inizio gara rispetto ai soliti undici titolari, costruisce una squadra compatta in difesa e corta tra i tre reparti. L’idea di colpire i padroni di casa in contropiede trova subito la sua concretizzazione con Fantacci, meno quella di lasciare Marotta a battagliare con i centrali della Ternana. Sbaglia nel non sostituire un Garattoni apparso troppo vivace, ma recupera ridisegnando bene i dieci effettivi in campo dopo l’espulsione.