L'Avellino in palla si sveglia solamente nel finale, dopo essere stato in balia del Pescara per una buona parte della gara. La rete di Lescano ha accesso la scintilla giusta per l'Avellino, che ha cercato di rendersi pericoloso solamente negli ultimi venti minuti di gara

PESCARA- PESCARA- Inizia con una sconfitta il cammino dell’Avellino di Roberto Taurino.  Il Pescara parte subito col piede giusto, mentre i biancoverdi sono in balia del pressing e delle giocate della formazione di Colombo per tutta la prima frazione. Nella ripresa sembra che la formazione del tecnico salentino provi ad invertire la rotta, ma la doccia gelata arriva al 63’ con l’inzuccata di Lescano, anticipando Aya sul cross proveniente dalla bandierina. La formazione biancoverde si sveglia troppo tardi, se non negli ultimi trenta minuti della seconda frazione, mettendo sottopressione la retroguardia di casa; Plizzari, però, in diverse occasioni si è reso prodigioso con una serie di interventi provvidenziali. L’Avellino è sembrato remissivo e poco sulle gambe nella prima frazione, lasciando molto spazio alle trame di gioco del Pescara, mentre nella seconda frazione è avvenuta la scintilla con i cambi di Taurino solamente dopo il vantaggio degli abruzzesi. Domenica prossima l’Avellino esordirà in casa contro la Gelbison e potrebbe essere la gara per poter provare ad invertire la rotta, dimenticando la disfatta contro il delfino.

 

PRIMO TEMPO- È il giorno dell’esordio per l’Avellino targato Roberto Taurino. La compagine irpina in una veste rinnovata e nuova: un nuovo anno zero tra la giusta esperienza ed il mix di giovani; una scommessa non da poco per Vincenzo De Vito, che ha avuto l’arduo compito di effettuare la “ripulita” della precedente esperienza targata Di Somma-Braglia. Taurino ha optato per la prima contro il Pescara per il 3-4-3, schierando Zanandrea, vincendo il ballottaggio con Moretti, mentre l’ex Virtus Francavilla ha preferito Casarini all’ex Palermo Dall’Oglio. In attacco tridente con Murano, Kanoute e Guadagni. Dopo i primi minuti di studio, Tito prova la pennellata per Murano, che non riesce ad impattare come dovrebbe; nessuna complicazione per Plizzari. Primo sussulto vero e proprio del Pescara: Lescano prova la conclusione improvvisa, ma l’estremo difensore si distende e devia in corner. Giallo per Franco. L’Avellino risente la pressione degli abruzzesi, che stanno facendo la partita e cercando di schiacciare i biancoverdi. Al 25’ Guadagni si illumina con una conclusione dalla distanza, ma Plizzari blocca senza problemi. Giallo per Murano. E’ sempre Guadagni a rendersi pericoloso: l’ex Paganese recupera palla nel vertice sinistro e calcia un diagonale, che si spegne lentamente sul fondo. Ammonito Mora. Termina la prima frazione sullo 0-0, dove la formazione di Colombo ha saputo rendersi pericolosa in più di un’occasione, facendo soffrire non poco l’Avellino per i primi venti minuti di gioco. L’Avellino, d’altro canto, ha impensierito Plizzari con le due giocate di Guadagni. Totali assenti Kanoute e Murano, se non per l’avvitamento dell’ex Perugia al 7’ non riuscendo ad impensierire l’estremo difensore della Nazionale U21.

 

SECONDO TEMPO- Si riparte. Grande occasione per l’Avellino su calcio piazzato di Franco, la sfera arriva a Ricciardi che serve in mezzo; la retroguardia dei delfini ribatte e libera. Cambio tra le fila dei delfini: Gyabuaa per Germinario e Kolaj per Delle Monache. Al 11’ della ripresa una palla velenosa giunge al limite e Mora prova la conclusione dal limite: pallone sul fondo, anche se c’era una netta deviazione in corner. Ricciardi poco minuti più tardi commette un errore clamoroso, regalando la sfera a Kolaj: l’ala albanese prova un pallonetto, che esce di poco sul fondo. Che brividi per l’Avellino! Al 18’ il Pescara passa in vantaggio con Lescano, che anticipa Aya e di testa insacca alle spalle di Marcone sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Grande sofferenza per l’Avellino, che risulta essere schiacciato totalmente nella propria retroguardia. Taurino prova il triplo cambio: Micovschi per Tito, Dall’Oglio per Franco e Rizzo per Ricciardi. Kojah prova la conclusione, ma il tentativo vola sulla traversa. Penultimo cambio per l’Avellino: fuori Guadagni per Di Gaudio. Avellino in palla, che sta venendo bombardato dalle opportunità sprecate del Pescara: Mora raccoglie la sfera e calcia col sinistro, la sfera fa la barba al palo. Palmiero per Kraja e Tupta per Lescano tra le fila di Pescaro. L’Avellino si infiamma con la giocata di Totò Di Gaudio, che serve Murano ed impegna Plizzari per la prima volta effettivamente; il portiere scuola Milan respinge e Di Gaudio viene anticipato, Micovschi spedisce fuori sulla ribattuta. A due minuti dal novantesimo Kanoute semina il panico nell’area di rigore del Pescara, ne salta uno, poi il secondo e calcia sul primo palo, ma Plizzari è ancora una volta provvidenziale; palla in corner. 4’ di recupero. Triplice fischio del direttore di gara, l’Avellino non riesca a sfatare il tabù Pescara e la formazione di Taurino esordisce con la prima sconfitta in campionato. L’Avellino, troppo discontinuo nella fase iniziale della gara, si è svegliato tardi solamente nel finale, rendendosi pericoloso in un paio di occasioni di  Kanoute e Murano.

 

PESCARA-AVELLINO 1-0

PESCARA (4-3-2-1): Plizzari; Cancellotti, Pellacani, Ingrosso (C), Milani; Germinario (dal 54′ Gyabuaa), Kraja (dal 76′ Palmiero), Mora (VC); Cuppone (dal 90′ Brosco), Delle Monache (dal 54′ Kolaj); Lescano (dal 76′ Tupta).

 A disposizione: Sommariva, D’Aniello, Mehic, De Marino, Boben, Desogus, Vergani, Saccani.

 All. A. Colombo

AVELLINO (3-4-2-1): Marcone; Illanes, Aya (C), Zanandrea (dall’86’ Russo); Ricciardi (dal 64′ Rizzo), Casarini, Franco (dal 64′ Dall’Oglio), Tito (dal 64′ Micovschi); Guadagni (dal 70′ Di Gaudio), Kanouté; Murano.

 A disposizione: Pizzella, Antignani, Auriletto, Moretti, Matera, Garetto, Maisto (2003), Ceccarelli, Gambale. All. R. Taurino

Marcatori: Lescano 63′.

Ammoniti: Franco (A), Germinario (P), Murano (A), Mora (P), Delle Monache (P), Illanes (A).

Arbitro: Paride Tremolada di Monza.

Assistenti: Stefano Camilli di Foligno e Andrea Cravotta di Città di Castello (Perugia).

Quarto Ufficiale: Fabio Pacella di Roma2.