Farroni, con i suoi interventi, difende la rete siglata nel primo tempo da Marotta, guadagnandosi la palma di migliore in campo

VITERBO - Vince con il minimo scarto in quel di Viterbo la Juve Stabia di mister Padalino, che si aggrappa al quinto posto in classifica grazie alla prodezza al 32′ di Marotta.

Juve Stabia (3-4-1-2):

Farroni 7,5 – Alla prima apparizione, da titolare, con la maglia della Juve Stabia si oppone egregiamente a tutti i tentativi della Viterbese, compiendo un vero e proprio miracolo nel primo tempo sulle conclusioni ravvicinate di Bezziccheri e Rossi.

Caldore 6,5 – Accetta di buon grado l’1 Vs 1 con gli attaccanti avversari e ne esce spesso vincitore, facendo prevalere la sua prestanza fisica. Si lascia trascinare anche in qualche scorribanda offensiva, ma preferisce ripiegare sempre su Rizzo invece che tentare la giocata complessa.

Elizalde 5,5 – Buca più di una volta l’intervento in marcatura dell’ex Alessandro Rossi, lasciando alla punta della Viterbese terreno per poter far male alla propria squadra. Non lucidisssimo in alcuni frangenti, riesce a recuperare ai suoi errori facendo affidamento sull’apporto dei compagni.

Mulè 6 – Il suo gioco d’anticipo è imponente, lasciando più di una volta Palermo letteralmente di sasso. Quando non cerca l’anticipo rischia veramente poco, amministrando bene la sua posizione.

Scaccabarozzi 5,5 – La grande densità che trova dinanzi a sé, creata soprattutto dal rientro continuo di Palermo, impedisce di trovare quella libertà necessaria per rendersi pericoloso nella prima frazione di gioco. Perde qualche pallone sanguinoso di troppo, ma che per sua fortuna non creano svantaggi clamorosi. (dal 59′ Garattoni 6 – Trova il fondo con maggiore facilità rispetto a Scaccabarozzi, complice anche la superiorità numerica, ma non riesce a creare azioni realmente pericolose.)

Berardocco 6 – Diligente, gestisce bene i vari palloni che passano dalla sua zona, trovando sempre il compagno libero nelle sue prossimità. Non rischia giocate complesse, ma si limita a dare ordine alla manovra. (dall’82’ Bovo Sv)

Vallocchia 6,5 – Battagliando con Adopo dall’inizio della gara i due centrocampisti si limitano a vicenda, obbligandosi molte volte a compiti più di copertura per evitare che l’altro potesse sfruttare un buco a centrocampo. Ha la lucidità, in occasione della rete del vantaggio, di non abbassare la testa e cercare una conclusione dalla distanza, ma di vedere e servire il compagno largo, anche con un’ottima precisione.

Rizzo 6 – Viene limitato dalle discese continue di Bezziccheri, che lo obbligano ad una marcatura quasi estenuante – vista la quantità di palloni toccati e giocati dal numero otto della Viterbese.

Fantacci 5 – Troppo egoista nelle sue giocate, si complica più di una volta la vita cercando il colpo di qualità, non fidandosi sempre della scelta più semplice e comoda a disposizione. Si lascia ingannare dall’eleganza e perde di vista la funzionalità. (dal 59′ Suciu 6 – Subentrato per dare un maggiore equilibrio al centrocampo, crea una grande densità in mezzo al campo, togliendo punti di riferimento alla squadra avversaria.)

Ripa 5,5 – Lotta con le unghie e con i denti al centro dell’attacco, non sempre avendo la meglio contro i difensori centrali della Viterbese, che accettano di buon grado la sfida. Gli interventi dell’assistente di gara gli risparmiano, però, alcune critiche, avendo fallito due volte la via della rete a pochi metri dalla porta avversaria – entrambe le volte segnalato fuorigioco. (dal 67′ Borrelli Sv, sostituito all’82’ da Guarracino Sv)

Marotta 7 – Dà un’ulteriore prova del grande periodo di forma che sta vivendo con una giocata da fuoriclasse, che permette alle vespe di sbancare il Rocchi di Viterbo. La presenza di un’altra punta all’interno della formazione titolare lo obbliga ad allargarsi per ricevere palla, ma il numero 10 gialloblù sa rendersi pericoloso anche partendo dalla fascia e puntando direttamente il proprio marcatore.

Pasquale Padalino 6,5 – Limitato dalle tante assenze della vigilia e con alcuni giocatori non al meglio della condizione fisica, disegna una squadra che riesce ad ottenere il massimo dal minimo gioco. Cerca di rafforzare subito il centrocampo ad inizio ripresa, per rispondere alle offensive della Viterbese, e ci riesce anche discretamente, inserendo Suciu e abbassando leggermente il baricentro.