Le vespette colpiscono un palo e una traversa, ma non vengono premiate dalla Dea bendata e da una super difesa etnea
La Juve Stabia mantiene la sua imbattibilità nel girone C nel big match interno con il Catania dimostrando grande solidità in tutti i reparti. Un pari che porta le vespe al terzo posto con 23 punti, ma con due gare in meno rispetto a Rende e Trapani. Gli etnei, dal loro canto, si dicono fortunati per i due legni subiti, e bravi soprattutto in fase difensiva nel contenere l’urto di uno dei migliori attacchi della categoria sfruttando soprattutto la fisicità e il senso della posizione dei centrali Aya e Silvestri.
FORMAZIONI– Mister Caserta della Juve Stabia recupera in extremis Carlini e Marzorati, ma perde Canotto che non va manco in panchina. Al suo posto, conferma per Di Roberto che completa il tridente con Papone e Carlini nel classico 4-3-3. Sottil del Catania risponde confermando un 4-2-3-1 molto mobile con Lodi dietro l’unica punta Marotta. Il tecnico, rispetto alla disfatta casalinga col Catanzaro, cambia però addirittura 4/11. Fuori Andrea Esposito, Calapai, Angiulli e Manneh, ne benificiano Scaglia che si posiziona nel ruolo di terzino sinistro, Rizzo in mediana e gli esterni d’attacco Barisic e Vassallo.
È un primo tempo equilibrato al “Menti” di Castellammare di Stabia. Le vespe partono meglio degli etnei, cercano il possesso palla e quindi il comando delle operazioni. Tuttavia, un Allievi in apnea regala, al 10′, già la prima occasione al Catania perdendo palla e favorendo così Barisic: palla dentro per Marotta, che non riesce a trovare lo spunto giusto per battere Branduani. Il numero “1” della Juve Stabia, cinque minuti più tardi, deve però intervenire in maniera provvidenziale per fermare, a tu per tu, sempre Marotta. La doppia azione etnea scuote i padroni di casa che, al 20′, ci provano con Di Roberto: blocca agevolmente Pisseri. Si rinnova, al 31′, la sfida tra i due, questa volta però Pisseri deve impegnarsi, e pure tanto, per respingere coi piedi il tiro mancino di Di Roberto, bravo ad eludere in area la difesa etnea per poi calciare a rete. Nonostante il Catania abbia nomi altisonanti in mediana come Biagianti e Lodi, la scena la ruba letteralmente Calò che, con le geometria, fa “suonare” lo Stabia. Sarà proprio del “5” gialloblu l’ultima azione pericolosa dei primi 45′: gran punizione dalla trequarti, la palla bacia la parte alta della traversa facendo correre un forte brivido al Catania quasi sul gong.
Parte meglio il Catania nella ripresa. Dopo pochi minuti, Vassallo crossa per Marotta, che prova il colpo di testa: para Branduani. Sfondano gli etnei sulla sinistra e stavolta è Scaglia, al 49′, a calciare col suo mancino: palla a lato. Col tempo, però, viene fuori la Juve Stabia che chiude il Catania nella propria metà campo, mentre si accende il “Menti” al 60′ per un fallo su Di Roberto. Sale in cattedra allora Carlini, che cerca di servire a più riprese Paponi: Aya e Silvestri però sono un muro e limitano l’attaccante stabiese. Ma i padroni di casa sono un fattore sulle punizioni con Calò, la Dea bendata però dice ancora no allo Stabia al minuto ottantadue: palo del centrocampista a portiere battuto. Nel finale, Baraye ci prova dalla distanza, ma sarà questa l’ultima timida occasione di un match equilibrato che, ai punti, avrebbe vinto la Juve Stabia visti i due legni colpiti, uno per tempo, di Calò.
JUVE STABIA 0-0 CATANIA
JUVE STABIA (4-3-3): Branduani; Vitiello, Marzorati (46′ Aktou), Troest, Allievi; Viola, (55′ Elia) Calò, Mastalli (73′ Vicente); Carlini, Paponi, Di Roberto (79′ Mezavilla). All. Caserta.
CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia (68′ Baraye); Biagianti, G. Rizzo; Barisic (62′ Manneh), Lodi (83′ Angiulli), Vassallo; Marotta (83′ Curiale). All. Sottil.
ARBITRO: Simone Sozza di Seregno (Lenarduzzi-Sartori)
AMMONITI: Carlini, Elia; Scaglia, Ciancio, Biagianti.
RECUPERO: 0’pt, 3’st