Il tecnico biancoverde ribadisce la grande umiltà del suo gruppo e lascia una dedica speciale in diretta a Radio Punto Nuovo
AVELLINO - Non si è fermato neanche alla tappa Casertana il momento d’oro dell’Avellino, che ha fatto registrare contro i falchetti il decimo risultato utile consecutivo e l’ottavo successo nelle ultime dieci gare, che ha permesso ai biancoverdi di raggiungere e mantenere saldamente la seconda posizione in classifica, alle spalle di una Ternana mostruosa e a più quattro da un Bari leggermente in discesa.
Decisamente soddisfatto dei risultati ottenuti attualmente è il tecnico dei lupi Piero Braglia, intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo, che ha fatto un po’ il punto del match appena conclusosi e dello straordinario momento del suo Avellino.
“Noi, prima di tutto, abbiamo un pregio, ovvero quello di rispettare gli altri, di studiarli, di cercare di fare il massimo delle nostre possibilità. La Casertana è una signora squadra, ma eravamo nella terza partita – in pochi giorni – e nelle terze partite ci sta che sbagliamo noi o sbagliano loro, perché quando giochi spesso e volentieri la condizione in qualche maniera la paghi. Può darsi che loro sono arrivati dopo la vittoria di Catanzaro un po’ scarichi, noi ne abbiamo approfittato: la verità è sempre nel mezzo.
Questa è la realtà dei fatti; noi siamo un gruppo perbene, un gruppo umile, che cerca di ottenere il meglio dal proprio lavoro. Le chiacchiere le lasciamo fare agli altri, lo abbiamo sempre fatto, nel bene e nel male, non ci cambia niente. Noi siamo realisti, speriamo di continuare bene, sfruttando anche la sosta perché non c’è il Trapani, e speriamo di ripresentarci come stasera. So che i ragazzi hanno bisogno di staccare, ci sono giocatori che non vedono la loro famiglia da un mese e mezzo. Non è nemmeno giusto, quindi credo che questa sosta possa fargli solo più che bene; poi, al livello fisico, ci metteremo a lavorare come stiamo facendo.”
C’è anche spazio per una dedica…
“Alla mia nipotina, a Caterina, che non gliel’avevo mai fatta. È passato un anno e mia moglie mi diceva sempre <<Gliel’hai fatta? Gliel’hai fatta?>> e finalmente si, l’ho fatta. Sono contento perché avere i nipotini per casa è sempre un piacere.”