CASTELLAMMARE DI STABIA – Si spengono al 93′ i sogni della Juve Stabia di allungare a +5 dal Trapani secondo in classifica, quando Cedric Gondo decide di rovinare la festa ai gialloblù e di regalare loro, con tutta probabilità, la più grande beffa di tutta la stagione.
Ma andiamo a vedere come si sono comportati in campo i gialloblù di mister Fabio Caserta – non presentatosi ai microfoni dei giornalisti vista la scelta della società di andare in silenzio stampa.

JUVE STABIA (4-3-3):

Branduani 7,5 – Nella giornata più importante per le vespe (nel tentativo di ricacciare indietro il Trapani), Paolo torna a vestire i panni di Superman: prima su Gondo e poi su Marchi il numero uno gialloblù si dimostra insuperabile, blindando ermeticamente la propria porta. Purtroppo nulla può sulla conclusione al 93° minuto di Cedric Gondo, che spedisce all’angolino un regalo della difesa gialloblù. Niente da dire, anche oggi questo giocatore so è dimostrato di un’altra categoria.

Vitiello 5,5 – Torna titolare dopo una lunga sosta e ciò si nota in campo: le sue aperture e i suoi lanci lunghi non sono quasi mai precisi per i compagni. Non ci sono gravi errori difensivi da segnalare: svolge, infatti, una partita molto attenta e diligente nelle retrovie, rischiando poco e allontanando quando possibile.

Troest 5,5 – La lucidità non è presente nella sua persona e ciò si nota subito quando, da un calcio piazzato scodellato dalla destra, il danese non allunga bene la gamba, mancando di conseguenza il pallone che sarebbe potuto valere il momentaneo vantaggio delle vespe. Molto disattento in fase difensiva, rischia di lanciare Gondo a tu per tu con Branduani, il quale compie un autentico miracolo. Nel secondo tempo la sua performance non migliora, anzi, appare sempre più impacciato; nonostante ciò non ha colpe sul gol incassato all’ultimo frangente.

Marzorati 4,5 – È stato il migliore del proprio reparto difensivo fino al 93′, quando qualcosa non ha funzionato. Ha sulla coscienza, infatti, il pallone perso in area, molto ingenuamente, sull’azione che ha portato al gol del pareggio del Rieti, una giocata che è costata alla sua squadra due punti importanti.

Germoni 6 – Per esclusione è il migliore del reparto difensivo degli stabiesi. Grande primo tempo da parte dell’ex terzino della Lazio, il quale si mostra molto intraprendente sull’out di sinistra, oscurando addirittura la presenza di Canotto sulla stessa fascia. Nella seconda frazione di gioco, invece, cala vistosamente (un po’ come tutta la formazione di casa), ma la sua performance rimane abbastanza sufficiente.

Calò 6 – Non è ancora tornato il Giacomo Calò di inizio stagione, ma quanto visto oggi con il Rieti lancia un segnale positivo per i prossimi impegni. Il fantasista numero cinque dei gialloblù è tornato a dirigere il centrocampo con ordine e disciplina, dettando i tempi di gioco e permettendo a Carlini di avere maggiore libertà di interpretare al meglio la propria partita. Ancora alle volte impreciso, il giovane talento stabiese sembra sulla strada giusta per ritrovare quanto aveva perso in queste ultime uscite, le quali avevano mostrato un po’ il peggio di lui. (dall’83’ Mastalli sv)

Carlini 7 – Dopo alcuni prestazioni sottotono, la Juve Stabia ritrova finalmente il suo conte Max. Per tutta la partita è stato la spina nel fianco del centrocampo e della difesa del Rieti, che non sapevano come porre un freno alle sue scorribande. L’unica pecca del suo match è stato il gol che non è arrivato, soprattutto dopo quella meravigliosa rovesciata che si è stampata sul palo alla destra di Marcone.

Viola 5,5 – Non appare quasi mai in giornata l’uomo scelto oggi da mister Caserta per essere il capitano delle vespe. Se in fase difensiva riesce a rendersi utile, recuperando un buon numero di palloni, in fase di impostazione e in fase offensiva la sua presentazione è assolutamente non sufficiente. Spreca in malo modo l’occasione concessagli dal mister per mettersi in mostra e per tentare di scalare le gerarchie a centrocampo. (dal 57′ Vicente 5 – Riesce nell’impresa, molto difficile, di fornire una prestazione peggiore di colui che era stato rilevato dal brasiliano nel secondo tempo. Sempre in ritardo nello smistamento del pallone, rischia più volte di creare pericoli per i propri compagni di squadra. Insomma, non è mai entrato veramente in partita).

Canotto 6,5 – Non ha iniziato l’incontro con il piglio adeguato l’incontro, ma appena si è acceso è diventato imprendibile per gli avversari, i quali nulla hanno potuto sulla sua accelerazione, la quale gli ha permesso di presentarsi in area di rigore e di superare con un piazzato delicato Marcone per il gol dell’1-0. Complici anche i ritmi non molto alti che sono stati tenuti successivamente, durante il secondo tempo l’esterno mancino scompare un po’ dal fulcro del gioco gialloblù. (dal 68′ Elia 6 – Come Torromino entra in campo con l’energia e la voglia di spaccare la partita in due. Tuttavia ha poche possibilità di brillare in fase offensiva, limitandosi cosi solo ad aiutare i compagni nella difesa del parziale di 1-0)

El Ouazni 5,5 – Spinge, lotta, sbraccia per tutti i 90 minuti di gioco, con la cattiveria di un giocatore pronto a tutto pur di sfruttare l’occasione donatagli dalla squalifica di Paponi. Nonostante le buone sponde messe a segno per i compagni, l’attaccante italo – marocchino delude sotto porta, non riuscendo mai ad essere incisivo quando necessario.

Melara 6 – Come Canotto non brilla subito, ma col tempo riesce a ritagliarsi il suo spazio sulla sua fascia di competenza. È soprattutto dal suo lato che si cerca di offendere con un fraseggio ragionato – mentre sull’altra fascia si cercava soprattutto la rapidità – non sempre riuscito vista la giornata no di Viola. Prestazione che si eleva anche considerando il lavoro sporco eseguito nell’aiutare un Vitiello appena tornato titolare. (dal 68′ Torromino 5’5 – Entra con la voglia di spaccare il mondo in due e lo mostra subito con alcuni dribbling eseguiti sfruttando alla perfezione la sua prestanza fisica. Tuttavia, l’attaccante ex Lecce si fa ingolosire troppo dalla possibilità di siglare il primo gol con la casacca gialloblù e inizia a tirare da qualsiasi posizione, sprecando così alcune buone occasioni.)

Fabio Caserta 6,5 – Sceglie di partire con degli interpreti leggermente più tecnici rispetto a coloro che sono scesi in campo, dall’inizio, con il Catania e le scelte, ancora una volta, gli hanno dato ragione. Anche i cambi proposti durante l’incontro – Vicente a parte – sembrano effettivamente sortire un effetto positivo sulla squadra, che però si addormenta sul più bello, regalando agli ospiti il pareggio.

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