Al termine della cavalcata vincente che riporta i gialloblù in D, è tempo di giudicare il percorso fatto dai protagonisti di questa storica promozione

GIUGLIANO IN CAMPANIA - 11 anni, 11 lunghissimi anni sono passati da quel maledetto 17esimo posto in Serie D, che ha riportato il Giugliano all’inferno dell’Eccellenza. 11 anni di incubi, tra Prima Categoria e fallimenti, oltre che campionati di Eccellenza completamente anonimi. Ora sotto la gestione della famiglia Sestile, i gialloblù tornano a festeggiare il ritorno ad un calcio rispettabile, e che merita, come dimostrato dai festeggiamenti in piazza dove oltre 10.000 persone hanno aspettato i propri beniamini per esultare con loro dopo la vittoria nello spareggio contro la Frattese.

In attesa di una nuova stagione, e di sapere quale squadra campana proverà a raggiungere i gialloblù nel prossimo campionato di Serie D, è momento di giudicare i protagonisti che hanno fatto la storia di questa società quest’anno, arrivando all’attacco, miglior reparto di stagione anche grazie al lavoro svolto dal capocannoniere del campionato Dino Fava Passaro. 

BACIO TERRACINO 8.5 – Quanto è bello veder giocare questo calciatore quando è in giornata, basta vedere lo spareggio dove entra e spacca la partita a metà, non facendo sentire neanche l’assenza dell’undicesimo uomo di squadra in campo. Viene praticamente messo nel ripostiglio da De Stefano, forse per la sua assenza da rete, per poi prendersi la sua incredibile rivincita con l’arrivo di Agovino, incidendo in una maniera assurda sul campionato con reti decisive come quelle com Gladiator e soprattutto Afragolese.


CASO NATURALE 9.5 – Parte con il piede sbagliato, fuori forma e con ancora qualche acciacco. Si riprende con il passare delle giornate quello che è di sua proprietà, accennando ad un’improvvisa remuntada al titolo di capocannoniere a partire dalla tripletta di Forio. Tantissimi gli assist sfornati dall’esterno ex Savoia che riesce ad incidere tantissimo nella promozione gialloblù, anche nello spareggio come dimostra l’assist a Fava. Si toglie anche quest’anno lo sfizio del gol in rovesciata, marchio di fabbrica di “Cecchetto”, siglato contro l’Ottaviano.


FAVA PASSARO 10 e lode – 42 anni e non sentirli. Si laurea capocannoniere con una raffica di gol che si abbatte su quasi tutte le squadre che gli capitano a giro. 27 gol in 31 partite di campionato, spareggio compreso, ed è proprio quel gol che diventa il più importante e pesante della stagione, perché la Frattese diventa la prima “big” colpita dal bomber di Formia fino ad allora ancora a secco negli scontri diretti, e perché quel gol sblocca una partita tesissima dove il Giugliano era in 10 da quasi inizio secondo tempo. 8 doppiette e una cinquina fanno di lui un killer spietato, implacabile dal dischetto (unico rigore sbagliato in finale di Coppa Italia, ndr), infallibile di testa, strepitoso di destro, se la cava anche con il mancino. Cosa chiedergli più? Al ritorno da “Castellammare” vivrà la più bella accoglienza in carriera, con 10000 persone ad aspettarlo in piazza per una foto che gridano il suo nome. Eroe.


FRAGIELLO 5.5 – L’unica nota stonata di questo incredibile reparto. Una sola rete, arrivata all’ultima giornata contro la Juniores dell’Aversa è veramente troppo poco per un attaccante che di mestiere fa la punta. La svogliatezza con cui calcia il rigore con l’Audax in finale non merita commenti, ma solo un accenno di critica.

MANZO 7 – Restano impresse in mente le punizioni disegnate in coppa contro l’Afro Napoli che regala al Giugliano i quarti, e quella contro il Barano che aiuta i gialloblù ad uscire da un momento di difficoltà del match. L’età e una condizione fisica logicamente in discesa si fanno sentire, e pesano sulla stagione del fantasista.

MUROLO 7.5 – Arrivato per sostituire l’unico partente potenzialmente titolare della squadra, come Panico. Si presenta subito alla grandissima contro il Casoria in coppa aggiudicandosi il titolo di migliore in campo, subito dopo va a segno contro l’Aversa Normanna in campionato e mette a segno un filotto di reti che prosegue con San Giorgio, Flegrea, Mondragone e Casoria. Dopodiché vive un periodo calante, coincidente anche con l’arrivo di mister Agovino, che gli costa il posto ai danni prima di un rivitalizzato Manzo, e poi di un recuperato Bacioterracino.

PANICO 6.5 – Il gol al San Giorgio che porta agli ottavi di Coppa i suoi, il gol all’Albanova che porta il Giugliano in semifinale di Coppa, ma anche tantissime partite ben oltre la sufficienza. Una perdita significativa nel mercato dicembrino, ma che bisognava fare per il bene di squadra e calciatore con gli spazi che si sono ristretti.

SPERANDEO 6 – Vedendo quello che ha fatto nel Girone B, diventa un bel rimpianto, però è sicuramente fuori condizione quando veste la maglia gialloblù. Due gol, ma anche qualche insufficienza di troppo che non gli permette di restare in gialloblu e festeggiare con i compagni una promozione che è anche merito sua.