Al termine della ventesima giornata del Campionato Serie D girone H, Campania Football ha stilato la sua Top 11 e l'allenatore che maggiormente si sono messi in mostra nelle gare del week - end

ROMA- È tempo di stilare la TOP 11 per quanto riguarda il girone H di Serie D. Seguendo sempre il regolamento della Serie D, che impone alle società di dover schierare obbligatoriamente quattro under (un 1998, due 1999 e un 2000), mettiamo in campo quello che per noi rappresentano il miglior undici di giornata facendo riferimento alla ventesima giornata del Campionato Serie D per il girone H.

MODULO 4-3-3

PORTIERE

Andrea Loliva (2000) – FBC GRAVINA
Ennesima grande gara per un talento che non ha più bisogno di presentazioni. Perno fondamentale del Gravina, il portierino si esalta anche contro la Gelbison sventando nella ripresa il possibile gol del KO. Superlativo due volte su Merkay lanciato a rete e miracoloso anche su Passaro, Loliva tiene in piedi la barca prima che Chiaradia firmi il pari nei minuti finali. A scanso di equivoci, commentiamo anche le due reti subite dove a nostro avviso Loliva non ha colpe: in occasione del primo gol direttamente da angolo di Uliano il portiere viene ingannato da un suo stesso difensore appostato sul palo, mentre sul secondo esce alla disperata per coprire lo specchio della porta venendo però infilato.

DIFENSORI

Giovanni Esposito (1999) – US SAVOIA 1908
Il povero terzino del Pomigliano Federico si starà ancora sognando l’accoppiata Esposito – Rekik, un autentico freccia biancoscudata che va a mille all’ora sulla corsia mancina creando enormi grattacapi alla retroguardia granata. Tanta spinta per il giovane difensore del Savoia, che non avendo avversari cui badare si sgancia sempre in proiezione offensiva mettendo al centro numerosi traversoni pericolosi: su uno di questi, segna Cacace ma l’arbitro annulla inspiegabilmente.

Michele Girardi – SSD SARNESE 1926
Roccioso, irruento, concentrato e perfetto in una gara cruciale per l’economia del Campionato. Girardi fa il partitone guidando una linea difensiva giovanissima e stringendo i denti per novanta minuti visti i costanti attacchi di un Nardò molto propositivo nella manovra. Tanti salvataggi importanti, su tutti sono strepitosi quelli che negano, nella ripresa ein un’unica azione, prima a De Pascalis e poi a Bolognese la via del pari. Monumentale !

Ciro Poziello – US SAVOIA 1908
Sempre leader difensivo, mai un passo indietro nelle prestazioni. Fa impressione la sua costanza, il suo rendimento sempre così positivo e privo di qualsiasi sbavatura. Col Pomigliano, l’avversario da marcare non era facile; Girardi infatti ha caratteristiche fisiche importanti, ma sia lui che Cacace lo mettono sempre fuori causa soffrendo solo ed esclusivamente nel finale con qualche palombella comunque sventata nel migliore dei modi. Lo diciamo già da un po’, merita i Professionisti: nel frattempo però se lo gode il Savoia!

Salvatore Pelliccia (2000) – FC TARANTO 1927
Il Taranto non subisce gol per la sesta gara di fila e, col Gragnano, grossi meriti vanno a questo giovane campano classe 2000 che, schierato nella difesa a tre da Panarelli con Di Bari e Ferrara, fornisce una prestazione davvero degna di nota. Tanti ottimi interventi, qualche lancio lungo e soprattutto una personalità che non gli è mai mancata. Bravo e prodigioso soprattutto nella ripresa, quando salva in extremis su Procida involato a rete: un intervento che vale quanto un gol sul risultato che in quel momento era soltanto sullo 0-1.

CENTROCAMPISTI

Matteo Langella – SSD SARNESE 1926
Il capitano ha personalità e grinta da vendere. Non a caso è proprio lui, assieme a Girardi, a prendere per mano la Sarnese riportandola alla vittoria dopo ben 11 giornate. Un successo che porta la sua firma perché Langella combatte in mezzo al campo, usa qualità e quantità e produce tantissima mole di gioco. Una sorta di Barella, un fior di calciatore che prende per mano la squadra sempre senza mai lasciarla: sua, infine, il recupero palla veemente che consente alla Sarnese di ripartire e segnare la rete decisiva.

Aboubacar Langone (2000) – AZ PICERNO
Mezzo tempo per incidere, tanto basta alla giovane mezzala picernese per mandare al tappeto il Fasano grazie ad una prestazione di carattere e corsa condita dal recupero palla con tanto di assist al bacio per la rete decisiva di Kosovan allo scadere. Non lo scopriamo certo ora Langone, ma le ultime prestazioni avevano lasciato a desiderare. Ne sa una più del diavolo Giacomarro, che lo stimola mettendolo in panca e poi lo getta nella mischia al momento opportuno venendo così ripagato.

Massimo Pollidori – AUDACE CERIGNOLA
Entra in un momento di difficoltà perché il Bitonto vuole il pari e servono centimetri e fisicità per contrastare gli avanti neroverdi. Lui si mette a disposizione e, da jolly, si alterna tra centrocampo e difesa pur di dare una mano. Matere però sembra rovinare la festa regalando un rigore ed il conseguente pari al Bitonto, che però non ha ancora fatto i conti con Pollidori. Minuti finali del match, corner di Vitofrancesco e stacco poderoso del calciatore rossoblu che sigla così di testa un gol che vale tre punti pesantissimi in ottica primato.

ATTACCANTI

Ciro Favetta – FC TARANTO 1927
Gol e assist per scacciare la sfortuna degli ultimi mesi. Fa bene a Favetta l’aria di casa, della Campania che gli regala la sesta rete stagionale dopo oltre due mesi di digiuno a coronamento della solita gara fatta di sacrificio e lotta fisica coi centrali avversari. Per la cronaca, sblocca proprio lui la gara con un rigore calciato in maniera perfetta e, nella ripresa, spizza di testa quel tanto che basta per mettere Roberti a tu per tu col portiere e chiudere dunque definitivamente la pratica Gragnano.

Simone Figliolia – SORRENTO 1945
Da quando ha indossato la maglia rossonera, sembra essere tutt’altro attaccante di quello spento e spesso irriconoscibile visto nella prima parte di stagione col Granata. Affamato e voglioso di fare qualcosa di importante, Figliolia col Nola trascina a più riprese il Sorrento facendo reparto praticamente da solo vista anche la giornata “no” di Gargiulo e creando spesso e volentieri occasioni pericolose per se ed i compagni. Oltre alla prestazione, Figliolia ha poi soprattutto il merito di realizzare una doppietta a cavallo della prima mezz’ora di gioco che taglia le gambe ai bruniani, costretti a recuperare in un amen il doppio svantaggio. Due gol che differiscono tra loro. Nel primo, Figliolia si inventa una giocata pazzesca stoppando palla spalle alla porta e mettendo in rete con un’acrobazia che lascia di stucco Pasqualino Esposito e Gragnaniello, che non fa manco in tempo di raccogliere la palla dal sacco che viene nuovamente infilato dall’attaccante rossonero, abile a trovare di testa la deviazione vincente dopo una corta respinta della difesa nolana. Gol che pesano come un macigno perché permettono al Sorrento di tornare alla vittoria, battere una diretta concorrente alla salvezza come il Nola e accorciare proprio da quest’ultimo, distante ora solo 4 punti.

Tanasiy Kosovan – AZ PICERNO
Lampi di genio. Così possiamo definire le giocate del talento ucraino che, nel giorno dell’assenza di Esposito, si carica la squadra sulle spalle trascinandola con una doppietta al blitz di Fasano. Due reti che esaltano le qualità di un giocatore spesso discontinuo, ma incredibilmente forte. La prima marcatura apre la contesa con un punizione perfetta dagli oltre trenta metri che coglie la traversa e finisce nel sacco, mentre la seconda chiude i giochi proprio allo scadere quando in azione di rimessa viene servito da Langone e da due passi, come un bomber purosangue, la mette dentro col suo solito sinistro: un piede fatato che cerca consacrazione in un’annata che deve essere la svolta per Kosovan.

ALLENATORE

Domenico Giacomarro – AZ PICERNO
A vedere la lista degli infortuni di Giacomarro, vengono quasi i brividi. Non ci sono gli infortunati Fontana, Impagliazzo e Bassini in difesa così come in attacco è ancora out Santaniello: a questi, si aggiungono gli squalificati Conte ed Esposito, mentre un’altra pedina importante come D’alessandro parte dalla panchina perché acciaccato. Scelte obbligate per il tecnico lucano che manda in campo una formazione inedita senza una vera punta in attacco e con tanti adattamenti nella linea difensiva. Di contro, c’è il Fasano che gioca in casa e non è una squadra certamente morbida da affrontare e lo diventa ancor di più viste le assenze ed il periodo poco redditizio del Picerno, proveniente da due pareggi. Tanti problemi, ma nessuna accusa da parte di Giacomarro che studia la gara alla perfezione, sfrutta come di consueto le fasce e rischia solo in poche occasioni trovando in Coletta un grande alleato. Kosovan segna, pareggia il Fasano ma il tecnico ha nuovamente il merito di inserire i cambi giusti. Sambou e soprattutto Langone danno la sterzata giusta al match, quest’ultimo si rende anche autore della cavalcata che porta al gol quasi allo scadere di Kosovan che vale il ritorno alla vittoria ed il mantenimento della prima posizione col Cerignola che resta sempre a solo una lunghezza dai lucani.