I ragazzi di mister Sanchez offrono un'ottima prova contro il Pomezia centrando una vittoria larga che regala la permanenza in D

ANGRI (SA) - L’Angri è salvo, i grigiorossi con una prova autoritaria si sbarazzano del Pomezia e staccano il pass salvezza restando in Serie D. Saluta invece la categoria dopo una sola stagione la formazione laziale mai realmente in partita. 

LA GARA

Mister Sanchez schiera i suoi con un prudente 3-5-1-1 con la linea difensiva, davanti ad Esposito, composta da Manzo, capitan Pagano e Sall, cerniera di centrocampo composta da Fabiano e Fiore ai lati di Langella, Palladino e Umile sugli esterni, Varsi alle spalle di Barone. Il Pomezia invece si schiera con un classico 4-3-3 con Larach, Rizzitelli, Gagliardini e Sossai a difesa di Marcucci, mediana composta da Cardinali, Rocchi (match winner contro il Nola) e Lo Pinto, in avanti Oi e Teti ai lati di Massella. 
La gara si apre con l’Angri più intraprendente nonostante i due risultati a disposizione, all’8′ ci prova Barone, sugli sviluppi di calcio d’angolo il pallone carambola dalle parti del numero nove ma il suo tiro è poco preciso e termina sull’esterno della rete. 
Il Pomezia prova a ripartire in contropiede e si fa vedere due volte nel giro di un minuto dalle parti di Esposito, prima è Larach che si accentra e prova a calciare a giro ma il pallone finisce alto poi è Massella a provare una girata debole e poco precisa che finisce sul fondo. I padroni di casa rispondono subito, lancio illuminante di Fabiano per Barone che si ritrova a tu per tu con Marcucci ma si lascia ipnotizzare sciupando una ghiotta occasione. Al 31′ la scena si ripete, ancora grande giocata di Fabiano che salta un avversario avvitandosi sul pallone, filtrante in area, i difensori del Pomezia bucano, in due, clamorosamente l’intervento e il pallone arriva a Barone che stavolta non sbaglia e fa esplodere il “Novi” per l’uno a zero.
Nel finale di tempo il Pomezia perde Oi per infortunio, al suo posto Pizzuto. Poco dopo si vede Varsi con un’azione personale sulla sinistra, va sul fondo si accentra e cerca il primo palo ma Marcucci è attento e di piede respinge. Al 45′ gli ospiti protestano per un contatto in area tra Esposito e Teti ma il direttore di gara lascia proseguire. Il primo tempo si chiude così dopo due minuti di recupero.
Nella ripresa i ragazzi di mister Sanchez hanno un ritmo compassato e si limitano a ripartire e le azioni pericolose latitano, mister Ferazzoli effettua diversi cambi senza però ottenere gli effetti sperati e anzi la prima occasione della ripresa è per l’Angri che riparte con Varsi che giunge al limite dell’area, apre a destra per il neo entrato Visconti che da posizione defilata ci prova ma Marcucci è ancora bravo a tenere in piedi i suoi. Gli ospiti rispondono con Cabellud, l’attaccante argentino al primo pallone toccato raccoglie una respinta corta della difesa e da appena dentro l’area calcia forte verso Esposito che respinge.
L’Angri riparte subito segnando in contropiede con Barone ben imbeccato da Visconti ma il primo assistente alza la bandierina segnalando una posizione di fuorigioco strozzando in gola l’urlo dei tifosi di casa. È l’ultima azione del numero nove (oggi in maglia bianca) che lascia il campo, tra gli applausi, all’argentino Acosta.
Nel finale il Pomezia prova ad alzare il baricentro alla ricerca del pari ma senza mai rendersi pericoloso e al minuto 83 subisce il raddoppio in contropiede, Varsi recupera il pallone e corre verso l’area avversaria, cross tagliato verso il secondo palo dove c’è Acosta che da pochi passi spinge in rete. I rossoblu non ci stanno e a due minuti dal 90′ creano la loro migliore occasione, cross da calcio d’angolo a centro area, girata volante di Gagliardini, Esposito è strepitoso ed evita il gol dando un colpo psicologico pesante agli avversari che poco dopo, ancora in contropiede, subiscono il terzo gol ancora con Acosta bravo a raccogliere una respinta corta di Marcucci e ad appoggiare in rete il definitivo 3-0. 
Angri che centra la salvezza con un’ottima prova, restando in D per la seconda stagione consecutiva trascinata dai suoi attaccanti davanti ad un pubblico di altre categorie che ha sostenuto incessantemente per tutta la gara. Non riesce invece a ripetere l’impresa di sette giorni fa il Pomezia che recrimina per un presunto calcio di rigore non fischiato ma che nel complesso non riesce a pungere in avanti se non nel finale salutando così il massimo campionato dilettantistico nazionale dopo appena una stagione.


TABELLINO

ANGRI (3-5-1-1): Esposito ’02; Sall, Pagano, Manzo; Palladino ’03 (69′ Visconti), Langella (93′ Vitiello), Fabiano (70′ Della Corte), Fiore ’04, Umile ’03; Varsi (85′ Aracri); Barone (77′ Acosta)
A disposizione: Bellarosa ’02, Riccio ’04, De Rosa ’03, Cassata
Allenatore: Luigi Sanchez

POMEZIA (4-3-3): Marcucci ’04, Larach ’03, Rizzitelli, Gagliardini, Sossai; Cardinali ’03 (64′ Barbarossa), Rocchi (59′ Nanni), Lo Pinto (74′ Cabellud); Oi ’02 (42′ Pizzuto ’04), Massella, Teti
A disposizione: D’Adamo ’03, Gasbarra ’04, Di Nezza, Mizzina ’02
Allenatore: Fabrizio Ferazzoli 
ARBITRO: Ferdinando Emanuel Toro (Catania)
ASSISTENTI: Gatto (Collegno) – Cantatore (Molfetta)
RETI: 31′ Barone (A), 83′, 90′ Acosta (A)
NOTE: Giornata calda ma ventilata, cielo coperto. Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 2000 circa con una cinquantina di tifosi ospiti. Osservato un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna. Ammoniti Barone (A), Acosta (A), Della Corte (A), D’Avino (dirigente Angri), Sossai (P), Ferazzoli (P), Sall (A), Teti (P). Angoli 3-4. Recupero 2′ pt – 6′ st.