La federazione istituisce una commissione medico-scientifica per la ripartenza della stagione
ROMA - Il presidente federale Gravina traccia la roadmap verso la riapertura del calcio. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il percorso studiato dalla commissione di esperti presediuta dal professor Paolo Zeppilli, fonda su tre principi base la strategia di ripartenza: semplicità, fattibilità e attendibilità medico-scientifica.
La strategia
Nella nota diffusa dopo la riunione di ieri è emersa come raccomandazione che nella prima fase il gruppo squadra sia raccolto in un luogo chiuso (centri sportivi o di allenamento), ovviamente sanificati e rispettosi di tutte le norme, tale protocollo è esteso a tutte le componenti periferiche alla squadra: medici, fisioterapisti, magazzinieri.
Quanto ai controlli, l’impostazione è quella di seguire attentamente, soprattutto per quanto riguarda l’apparato respiratorio e cardiovascolare, i calciatori positivi e oggi guariti per verificare tutti gli effetti del virus. Ma il monitoraggio sarà esteso anche
a gli altri con test molecolari, sierologici ed esami del sangue. Il tutto sarà applicato, come logico, anche al settore arbitrale.
Le date
Si potrebbe tornare a giocare il 24 o il 31 maggio o il 7 giugno. In tempo per chiudere a metà luglio e lasciare spazio alle coppe europee sfruttando la priorità data dall’Uefa ai campionati nazionali.
Gravina ci crede, resta da vedere se tali misure abbracceranno anche il calcio dilettantistico; comunque il tutto dovrà essere vidimato dal governo. Il percorso verso il ritorno è in continuo evolversi ed aperto a integrazioni da parte di tutte le componenti del mondo calcistico. Il prossimo briefing della commissione si terrà martedì, mentre domani ci sarà un vertice tra il numero uno della federcalcio e il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora.