Animi accesi tra le due società al termine della partita, il patron Cesarano fa chiarezza e risponde alle dichiarazioni di Negri
SANT'AGNELLO (NA) - Una vittoria sorprendete quella del Sant’Agnello che ha sconfitto per 2-1 in rimonta la blasonata Scafatese. Nel post partita non sono mancate le polemiche con un botta e risposta tra le due società. Ecco i due comunicati:
Il comunicato del Sant’Agnello
Nel post partita il Presidente Cesarano mostra tutta la sua rabbia: “Non ho visto una gara di calcio e non lo dico perché abbiamo perso, mercoledì abbiamo perso in casa ma in quel caso le due squadre avevano giocato molto bene, mentre invece oggi è stato tutto un altro sport, non si è giocato mai, troppo fallo e troppo nervosismo, soprattutto sulle panchine, entrambe vergognose“.
Il signor Cesarano ha senz’altro smarrito il senso della misura e del reale. Alle sue offensive esternazioni rispondiamo così:
1) In primo luogo chi afferma certe cose precisando che “non lo dico perché abbiamo perso”, il più delle volte lo dice PROPRIO PERCHÉ HA PERSO!
2) Se c’è qualcuno che ha protestato continuamente nei confronti di arbitro e assistenti è stata proprio la panchina della Scafatese, visto che l’arbitro – guarda caso – ha espulso il loro allenatore, peraltro per intemperanze non sue ma di altri soggetti della panchina!
3) Il Sant’Agnello ha strameritato di vincere ancorché danneggiato da un espulsione assurda (basta rivedere il video della partita per capire che casomai c’era espulsione contro la Scafatese) ed evidentemente al sig. Cesarano proprio non è andato giù di perdere contro una formazione di giovani nonostante gli ingenti investimenti della sua società.
4) Infine al sig. Cesarano vogliamo dire che, prima di censurare il prossimo in quanto a sportività, sarebbe meglio che guardasse dentro “casa sua”, visto che 4 giocatori della Scafatese non potrebbero proprio essere schierati in campo vista la ben nota decisione del TFN sulla questione dell’art. 95, 2° c. NOIF!
Il Presidente della Scafatese Vincenzo Cesarano ha voluto fare chiarezza in merito alle risposte del patron del Sant’Agnello Negri:
“Probabilmente le mie parole sono state travisate, perché non ho accusato nessuno, ho solo detto che in alcuni tratti della gara le due panchine hanno perso la tranquillità, lo hanno fatto entrambe le panchine ma mi sono riferito soprattutto a quella della Scafatese; ho parlato di nervosismo e questo non lo nego, perché diversi addetti ai lavori possono testimoniare i numerosi diverbi tra parte del pubblico e la panchina locale, cosa che non dovrebbe succedere mai, soprattutto a questi livelli.
Tutto ciò non ha niente a che vedere con la loro vittoria, loro sono stati più bravi di noi e basta, non ho mai messo in dubbio i meriti di chi ha portato a casa i tre punti. Sicuramente la sconfitta brucia ma fa parte del gioco, anche se penso che tutti i giudizi sugli investimenti fatti appaiono un po’ prematuri, perché non si possono tirare le somme già adesso dopo poche uscite ma i bilanci dovranno essere fatti sul lungo periodo.
Per quanto riguarda la posizione di alcuni calciatori io non seguo tanto l’aspetto burocratico ma penso sia doveroso e opportuno un aggiornamento prima di parlare, anche per evitare brutte figure. Prima di etichettare come scorretta una società, specialmente una come la Scafatese, tale aggiornamento deve essere necessario perche queste affermazioni arrivano da tesserati, e che quindi potrebbero anche essere causa di una denuncia alla Procura Federale“.
A queste dichiarazioni, stende la mano Negri che chiude il capitolo:
“Prendiamo atto della distensiva replica del Presidente Cesarano, e per contribuire a riportare il clima su canoni più consoni ad una competizione sportiva ci limitiamo a dire che la nostra panchina ha semplicemente risposto, non al pubblico ma alle intemperanze delle persone inserite nella lista dei 40 tesserati della Scafatese presenti in tribuna. Non dunque semplici spettatori, ma dirigenti della società, se erano lecite le loro proteste allora lo erano anche le nostre. Per quanto riguarda la questione tesseramenti siamo certi di quanto affermato, e quindi invitiamo il Presidente Cesarano, soprattutto a tutela della sua società, a verificare attentamente la posizione di alcuni loro nuovi tesserati. Se il Presidente Cesarano afferma che alcune sue affermazioni sono state fraintese, e che il risultato del campo è veritiero, consideriamo chiuso l’incidente“