Dopo Morgia, anche il tecnico del Pomigliano scrive a Sibilia chiedendo di poter svincolare in via straordinaria gli allenatori dalle società attualmente costrette allo stop

NAPOLI | Dopo Massimo Morgia ecco Renato Cioffi. A distanza di 12 ore dalla lettera aperta scritta dal tecnico ex Nocerina e indirizzata al Presidente della LND Cosimo Sibilia, interviene nella discussione circa il futuro dei campionati regionali anche Cioffi, trainer di Cervinara attualmente alla guida del Pomigliano in Eccellenza. Il tecnico caudino, nella sua missiva indirizzata al numero uno dei dilettanti e irpino come lui, ha esposto il problema degli allenatori che come da regolamento sono vincolati alle società sino al termine della stagione sportiva mentre Cioffi chiede una deroga vista la situazione straordinaria di emergenza sanitaria

Questa la lettera aperta di Cioffi indirizzata a Sibilia:
“Caro Presidente, 
sento la necessità, a questo punto, di scrivere qualche riga in merito alla ben nota questione che da mesi ci travolge. Sono qui stavolta per sollevare la problematica in relazione alla pandemia di Covid-19. In specie, ciò che appare essere la cosa più logica da fare in questo stato emergenziale, è quella di “liberare” tutti gli allenatori protagonisti dei campionati fermati, ormai da
tempo, dal coronavirus, vale a dire quelli dall’Eccellenza in giù. L’intenzione è quella di offrire ai mister la possibilità o, più precisamente, la stessa possibilità data ai calciatori di poter trovare sistemazione in un altro team impegnato
in un torneo che, invece, si sta svolgendo. Giusto non è, infatti, il caso dell’allenatore che ha accettato una proposta importante in queste categorie ma a causa, poi, della pandemia debba continuare la propria esperienza con obiettivi ridotti o, comunque, in qualche modo diversi: vista l’incerta ripresa dei campionati suddetti, molti calciatori approfittando della finestra di mercato, hanno scelto di cambiare squadra. Per quale motivo, e resto nel circoscritto contesto Covid-19, non può, in deroga alle
norme generali, essere data la stessa opportunità all’allenatore? E che non mi venga risposto che fare una cosa del genere è impensabile a competizione già avviata, in primis, perché trattasi, appunto, di una fase di emergenza ed in secundis,
perché un campionato che ha visto svolgersi, nella maggior parte dei casi, UNA SOLA PARTITA, mai può dirsi veramente iniziato e vantare, in più, il diritto a trattenere un allenatore in una situazione lontana da quella scelta e pensata in origine costringendolo in alternativa alle dimissioni e quindi al divano di casa, senza retribuzione ma PRINCIPALMENTE senza campo!
Inoltre, opportunità può essere questa anche per quelle società che, dati i mutati fini per via della pandemia, potranno scegliere allenatori e giocatori più adatti al nuovo progetto. Così, facendo un passo indietro, e sempre per le società, può essere vissuta come un’opportunità l’abolizione del tesseramento unico del tecnico, il quale se esonerato ma con possibilità di sedersi su un’altra panchina non avrebbe problema alcuno, seppur non nell’immediato, a risolvere il vecchio contratto andando, in questo modo, ad alleggerire le spese della esonerante. Stando a queste semplici riflessioni, che pare portino benefici a tutte le parti, non sembra chiaro il perché non si riesca ad abbandonare la normativa attualmente vigente, almeno in deroga in funzione dello stato emergenziale del Covid19. Spero che lei ci possa essere di aiuto grazie.
Un abbraccio, Renato Cioffi”.