Il numero uno degli irpini: "La ripresa di allenamenti e competizioni e non è applicabile ai dilettanti"
GROTTAMINARDA (AV)- Il mondo del calcio dilettantistico, ormai, risulta fermo da oltre un mese e mezzo. Tante società sono diffidenti sul possibile ritorno in campo, in particolare per la mancanza di condizioni di sicurezza per i rispettivi tesserati. Abbiamo raggiunto, a tal riguardo, Mauro Piccolo presidente del Grotta, formazione avellinese inserita nel gruppo B d’Eccellenza.
Come state vivendo questo delicato momento?
“Lo stiamo vivendo come un po’ tutti. Stiamo seguendo i dettami imposti dalle Istituzioni stando a casa il più tempo possibile ed evitando i contatti sociali. In questi ultimi giorni i dati sul numero di contagiati sembra in diminuzione ma non bisogna abbassare la guardia altrimenti c’è il rischio che tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti finora saranno nulli”.
Ormai abbiamo superato il mese di stop forzato, come vi siete relazionati con i calciatori. Seguono un piano di allenamento?
“Sì, i calciatori stanno seguendo un piano di allenamento personalizzato stilato dal nostro preparatore atletico Gerardo Martucci da fare a casa anche se a tutti loro manca lavorare quotidianamente sul campo e vivere lo spogliatoio. Poi noi come società cerchiamo di fargli sentire la nostra vicinanza scrivendo sul gruppo whatsapp ed offrendogli il nostro supporto per qualunque cosa necessiti loro”.
Possibile ripartenza, ci sperate o quale ipotesi si potrebbe profilare?
“Allo stato attuale è in dubbio la ripartenza del campionato di Serie A quindi figurarsi quella dei campionati dilettantistici. È innegabile che attualmente non ci siano le condizioni per riprendere perché i rischi sono ancora troppo alti. Ho letto il protocollo sanitario proposto dalla FIGC per la ripresa di allenamenti e competizioni e non è applicabile ai dilettanti per costi e strutture.Forse è arrivato il momento di iniziare a ragionare e pianificare su se e come sarà possibile riprendere a settembre”.