Il tecnico parla del progetto biancazzurro, della super sfida Bari-Turris e della voglia di migliorarsi nel girone di ritorno
PORTICI (NA) - Mauro Chianese a tutto tondo. Il tecnico del Portici è reduce dal successo con il Castrovillari e parla del suo calcio e di questa esperienza: “Lavorare con i giovani non è semplice, devi insegnargli a giocare a calcio dandogli gli input giusti. E’ il mio tredicesimo anno di allenatore, sono stato con il Lecce, la Salernitana, il Napoli, l’Aversa e mi piace confrontarmi con i giovani perchè cerco di provare a giocare a calcio e con i giovani l’idea si applica meglio. Per quel che concerne Sorrentino, i suoi gol sono frutto anche di una squadra che lo ha messo in condizione di realizzarli, poi Gennaro è stato bravissimo ed era importante anche nello spogliatoio dove era un punto di riferimento per i giovani e la sua assenza si è sentita con il Bari”. Una chiosa anche sulla super sfida Bari-Turris: “Le ho incontrate tutte e due, hanno organici importanti con grandi allenatori, il Bari predilige le giocate dei singoli in virtù di calciatori importanti che hanno disputato e vinto tornei prestigiosi ed è sicuramente la più accreditata a vincere”. Infine, chiusura sulla differenza tra Aversa e Portici dal punto di vista societario: “Aversa venendo dalla Lega Pro aveva già una organizzazione avviata, qui siamo partiti dall’anno zero con una squadra molto giovane totalmente nuova che si è dovuta anche adattare alle mie idee e i 24 punti non sono pochi, c’è ancora il girone di ritorno e proveremo a migliorarci anche perchè abbiamo una società formata da persone perbene che ci mette in condizione di lavorare sereni”.