La Salernitana cade a Marassi e rischia la retrocessione diretta: decisiva l’ultima giornata. Juve Stabia già certa dei playoff punta al miglior piazzamento.

Serata da incubo per la Salernitana, che perde lo scontro diretto con la Sampdoria e vede materializzarsi lo spettro della retrocessione in Serie C. A Marassi finisce 1-0 per i blucerchiati, bravi a sfruttare un calcio d’angolo nel finale di primo tempo e poi a resistere all’assalto granata nella ripresa. Una sconfitta pesantissima per i ragazzi di Marino, che adesso rischiano di chiudere mestamente la stagione al penultimo posto, con l’ultima speranza appesa all’ultima giornata e ai risultati dagli altri campi martedì sera nell’altro scontro diretto contro il Cittadella.

Chi invece può respirare, e prepararsi con lucidità al rush finale, è la Juve Stabia. Le vespe, già certe di un posto nei playoff, si giocheranno ora il miglior piazzamento possibile per affrontare la post-season nel modo più favorevole. Un obiettivo meritato dopo un campionato vissuto con grande continuità, al netto di qualche passaggio a vuoto.

JUVE STABIA–REGGIANA 1-2

CASTELLAMMARE DI STABIA – Al “Romeo Menti” la Reggiana espugna il campo della Juve Stabia con una prova cinica e concreta, blindando la permanenza in Serie B. Le Vespe, già certe di un posto nei playoff, incappano in una sconfitta che pesa sul morale, a pochi giorni dal recupero decisivo contro la Sampdoria.

Il match si apre con una Reggiana più aggressiva. Al 29′, Girma finalizza una lunga azione nata da un contropiede di Gondo: primo tiro respinto da Thiam, poi la mischia favorisce Marras, infine è lo stesso Girma a ribadire in rete di testa.

La Juve Stabia reagisce subito. Al 38′ sfiora il pari con Piscopo, ma è Bardi a dire no con un intervento di puro istinto. Ancora il portiere ospite è protagonista su Leone (40′) e Pierobon (41′), che non riescono a superarlo.

Al 45′ arriva il raddoppio della Reggiana: Portanova sfonda a sinistra, assist perfetto per Girma che anticipa tutti e firma la doppietta personale. Nella ripresa la Juve Stabia cambia marcia, inserisce Candellone e Dubickas, e si getta in avanti.

Il clima si scalda: espulsi il massaggiatore Nastro (57′) e il DS Lovisa (60′) per proteste. Ma è ancora Bardi il muro granata, superlativo su Bellich (61′), Piscopo (70′) e Maistro (73′).

All’85’ arriva il gol delle Vespe con Adorante, bravo ad avventarsi sul cross di Piscopo e accorciare le distanze. Un minuto dopo, Candellone sfiora il 2-2 ma Bardi salva ancora.

Nel finale, la Reggiana tiene duro. Dionigi può esultare: la sua squadra centra la salvezza matematica con una giornata d’anticipo. Per la Juve Stabia, ora, tutto rimandato al recupero contro la Sampdoria.

SAMPDORIA- SALERNITANA 1-0

GENOVA-Al Ferraris va in scena una battaglia per la salvezza che profuma di Serie A, davanti a oltre 30.000 spettatori. La Salernitana tiene testa alla Sampdoria ma paga la poca incisività offensiva e una dormita difensiva sull’unico gol del match.

Primo tempo tattico, poi la beffa. Le squadre iniziano caute, con tanti contrasti e poco gioco fluido. Niang accende il match con una traversa al 33’, poi al 45’ arriva il vantaggio doriano: sugli sviluppi di un corner, Christensen salva miracolosamente su Altare, ma dal secondo angolo Meeulensteen di testa trova l’1-0. È una doccia fredda per i granata, che nel primo tempo avevano retto bene il confronto.

Secondo tempo a una porta sola. Mister Marino ridisegna la squadra inserendo Hrustic, Simy, Stojanovic, Raimondo e Tongya. La Salernitana prende campo, la Samp abbassa il baricentro. Cerri spreca, Amatucci si vede salvare il pari sulla linea da Riccio, Raimondo e Ferrari vedono i loro tiri ribattuti. Nei sei minuti di recupero la Salernitana ci prova con rabbia, ma è Simy all’ultimo respiro ad avere l’occasione più ghiotta: il suo tiro viene deviato in angolo, che però non viene concesso da Rapuano che fischia la fine tra le proteste.

Una sconfitta amara per i granata, che però hanno dimostrato di non voler mollare: martedì al Menti, contro la Juve Stabia, sarà un’altra battaglia che può decidere la stagione.