Sono pochi i giocatori della Juve Stabia che riescono a raggiungere la sufficienza. Male, molto male, soprattutto il centrocampo, dove non si salva praticamente nessuno
PORDENONE – Termina malamente la stagione dei gialloblù, che nulla possono contro la prestazione offerta in casa dal Pordenone, che alza meritatamente il trofeo al termine dell’incontro.
Ma andiamo a dare uno sguardo alle pagelle dei gialloblù, che difficilmente saranno positive.
JUVE STABIA (4-3-3):
Branduani 6’5 – È senz’ombra di dubbio il migliore in campo della Juve Stabia. Grazie ai suoi interventi, il portiere ha mantenuto in vita le speranze dei gialloblù fino all’ora di gioco, quando proprio un suo errore ha messo la parola fine alla disputa in campo.
Melara 6 – Nonostante non sia il suo ruolo naturale, l’esterno della Juve Stabia si sfigura assolutamente in queste vesti da terzino, anche se va molto in difficoltà nell’istante in cui gli avversari decidono di offendere sul suo lato, complice anche una mancata copertura da parte del compagno di fascia.
Troest 5’5 – Inizia la partita nel migliore dei modi, inviando chiari messaggi intimidatori al reparto offensivo neroverde. Tuttavia, la sua supremazia ai danni del suo diretto avversario, ovvero Candellone, dura molto poco, con l’attaccante scuola Torino che riesce, nel proseguo del match, a liberarsi più volte della marcatura del centrale danese: chiaro esempio di ciò si ha in occasione del gol del temporaneo 1-0, dove è bastata una deviazione della barriera su calcio di punizione per far perdere al danese le tracce della giovane punta del Pordenone.
Marzorati 5’5 – Come il suo compagno di reparto Troest, inizia al meglio l’incontro, chiudendo tutti gli spazi possibili agli avversari. Berrettoni, però, è un cliente estremamente difficile, poiché galvanizzato dalla sua ultima apparizione sui campi da gioco, e lo mette in difficoltà più di una volta. Viene poi sostituito da mister Caserta nel tentativo di ridare equilibrio allo schieramento. (dal 71′ Lionetti 6 – Mister Caserta decide di regalargli solo gli ultimi 20 minuti di partita, ma il giovane centrocampista si fa trovare pronto, sbagliando relativamente poco in campo)
Schiavi 4’5 – Ha sul groppone lo sfortunato autogol del 3-0, nonostante l’errore sia completamente di Branduani. Autogol a parte, la sua prestazione è stata completamente insufficiente, con gli avversari che erano liberi di arrivare sul fondo e crossare nel mezzo ogni qualvolta lo desiderassero.
Calò 5’5 – Nel primo tempo era uno dei pochi probabilmente che cercava di dare ordine alla manovra della Juve Stabia, trovando evidenti difficoltà. Anch’egli, però, ha sofferto eccessivamente la qualità del centrocampo avversario e i continui inserimenti del trequartista Magnaghi, che si è rivelato impossibile da marcare. (dal 46′ Mezavilla 5’5 – Nel tentativo di dare maggiore solidità alla squadra Fabio Caserta lo lancia ad inizio ripresa. I risultati sperati, però, non arrivano mai, con il Pordenone che ha continuato ad essere padrone del campo)
Mastalli 5 – Se il centrocampo delle vespe oggi è stato completamente assente, parte delle colpe vanno anche a lui, che, fatta eccezione per i primi minuti di gioco, non è mai stato nel vivo dell’azione.
Viola 5 – Ennesima prova negativa da parte del centrocampista gialloblù, il quale sembra oramai solo un lontano parente del Luigi Viola di inizio stagione e della scorsa annata. Completamente fuori dal gioco, aiuta raramente i compagni in fase difensiva, lasciandoli in balia delle scorribande di Gavazzi e Burrai. (dal 46′ Vicente 5 – Entra al posto di un brutto Viola, ma non riesce a dare un contributo migliore rispetto a colui che lo ha preceduto. L’unico merito del suo incontro è quello di riuscire a farsi ammonire in una partita per nulla aggressiva.)
Elia 5 – Giornata no per il talento scuola Atalanta, che in questa occasione non riesce a mostrare tutte le sue potenzialità. I continui raddoppi, infatti, da parte dei difensori del Pordenone gli hanno negato qualsiasi possibilità di accendersi, spingendo Caserta a sostituirlo verso l’ora di gioco. (dal 65′ Di Roberto 5’5 – L’attaccante ex Salernitana, che torna a giocare dopo molte giornate di assenza, cerca in tutti i modi di aumentare la presenza gialloblù nell’area di rigore avversaria, tuttavia ciò non porta a nessuna occasione pericolosa)
Canotto 5,5 – È la spina nel fianco più insidiosa per la difesa neroverde. Nonostante ciò, le sue sgaloppate non hanno mai portato ad una vera e propria occasione da rete, fatta eccezione per una sua conclusione dal limite dell’area che si è spenta docilmente sul fondo. (dal 46′ Torromino 5’5 – Entra con la voglia e le intenzioni di riprendersi quanto mancato settimana scorsa con l’Entella, dimostrandolo con una splendida rovesciata che si è purtroppo rivelata troppo centrale per le necessità. Con il passare dei minuti il suo apporto viene meno, complici anche i ritmi che si sono abbassati sempre di più dopo l’uscita dal campo di Berrettoni)
Paponi 6 – Cerca in tutti i modi di combattere su qualsiasi pallone gli capiti a tiro, anche quelli più sporchi. L’unico rammarico della sua partita potrebbe essere quel colpo di testa ravvicinato che poteva portare a ben altro risultato, ma è stato sicuramente uno dei più positivi in campo.
Fabio Caserta 5’5 – Sceglie di mandare in campo la migliore rosa possibile nel tentativo di controllare l’incontro e cercare di colpire soprattutto con la tanta qualità presente sulle due fasce. L’uno-due ad inizio ripresa, però, ha scombussolato tutti i suoi piani e le sue strategie, mandandolo forse un po’ in confusione, soprattutto per quanto riguarda i cambi da effettuare.
Foto credits: Juve Stabia Official Instagram Account