"Non vi è sosta se non sulla cima", l'Avellino si complica la vita di suo, ma nella ripresa la ribalta con Liotti e D'Ausilio. In semifinale i biancoverdi affronteranno il Vicenza

AVELLINO- Serviva un’impresa, ma l’Avellino ce l’ha fatta. I biancoverdi sono in semifinale ed affronteranno il Vicenza, che ha battuto il Padova. All’andata la rete di Cianci aveva inizialmente complicato i piani dell’Avellino per il passaggio di turno, ma al ritorno con una vittoria di cuore e sofferenza i biancoverdi sono riusciti a ribaltarla per 2-1. Nel computo totale i biancoverdi sono riusciti a portare il risultato sul 2-2, ma essendo teste di serie hanno superato il turno. Pronti, partenza e via! Un film thriller per gli irpini, che il primo tempo si è messo in netta difficoltà con la rete di Cianci poi, nella ripresa il cambio di impostazione. Partita da cardiopalma nella seconda frazione con Liotti, che ha trovato il pareggio con una pennellata, ma poi, la rete di D’Ausilio ha permesso di chiudere i conti e mettere in cassaforte la vittoria. Martedì l’Avellino affronterà il Vicenza, mentre domenica prossima ci sarà il ritorno.

PRIMO TEMPO- L’Avellino è con le spalle al muro. La sconfitta dell’andata dei play-off complica i piani degli uomini di Pazienza, anche se non impossibile. All’Avellino serve la vittoria con qualsiasi risultato per evitare la beffa di essere eliminato già ai quarti dei spareggi di Serie C, soprattutto per le idee e per gli investimenti fatti dalla famiglia D’Agostino. Rispetto agli undici di martedì sera, Pazienza cambia modulo e si affida al 4-3-1-2, schierando l’artiglieria pesante a trazione anteriore col duo Gori-Patierno. Sgarbi, invece, agisce da trequartista alle spalle del duo d’attacco. Fuori Ricciardi e Cionek, dove il tecnico di San Severo ha preferito Liotti ed il diffidato Cancellotti. La Curva Sud ha omaggiato l’ingresso in campo della compagine biancoverde con una coreografia speciale corredata da bandiere e fumogeni con lo striscione: “Non vi è sosta se non sulla cima”. Animi caldi in campo tra Liotti e Ndoj, che non se le mandano a dire. Patierno chiede un calcio di rigore per un tocco di mano etneo. Niente da fare, così come all’andata Frascatore si fa anticipare da Cianci sul primo palo ed insacca alle spalle di Ghidotti su cross di Ndoj. Al 10’ il Catania è in vantaggio ed adesso si fa ancora più complicato per l’Avellino. Patierno spedisce clamorosamente alto sulla traversa sottoporta, mangiandosi clamorosamente la rete del pareggio. Brivido per l’Avellino al 17’: Cicerelli prova la conclusione da casa sua, ma Ghidotti è abile a spedire in corner. L’Avellino cerca di reagire per cercare di mettere la gara in discesa: Liotti arriva sottoporta, dopo un’ottima penetrazione, però si allunga clamorosamente il pallone. Tutto facile per Furlan, che riesce a bloccare. Patierno riesce a superare Monaco, dove poi, si registra un leggero contatto tra i due. L’ex attaccante della Virtus Francavilla si lascia cadere ed il direttore di gara lascia giocare, invitando il centravanti biancoverde a rialzarsi. Liotti prova la lotteria da casa sua, però, la sfera non si abbassa e sorvola la traversa. Altra bordata di D’Ausilio dalla distanza, che non inquadra lo specchio. L’Avellino produce tanto, sprecando tutto le chance. Questa sera manca la precisione alla compagine di Pazienza. Liotti spedisce un’altra chance al vento, dopo essere stato servito ottimamente da Gori.   Termina la prima frazione sul risultato di 0-1 a favore del Catania.

SECONDO TEMPO- L’Avellino cerca di riaprire il match spinto dall’entusiasmo del pubblico, nonostante le difficoltà di segnare due reti. I biancoverdi dopo solamente dieci secondi sono arrivati alla conclusione con Gori, ma la conclusione è stata ribattuta. Celli per Cirelli tra le fila del Catania. L’Avellino trova il pareggio con un gol spettacolare di Liotti: Furlan smanaccia il cross di D’Ausilio, il quale respinge maldestramente ed Armellino serve all’indietro per l’ex Reggina, che piazza una pennellata nell’incrocio dei pali. Che capolavoro! L’Avellino riapre il match, ma per superare il turno serve un’altra rete (anche col solo pareggio nel computo totale tra andata e ritorno l’Avellino supererebbe il turno, essendo teste di serie). L’Avellino ha il piede sull’acceleratore per ribaltare il match. Giallo per Armellino. I biancoverdi stanno cercando a tutti i costi la rete del vantaggio: Patierno tenta l’avvitamento di testa, spedendo la palla sul fondo. Grande tentativo per il numero 9 biancoverde per trovare la rete del vantaggio. Corner battuto dal Catania, Cianci al 66’ spedisce di testa sopra la traversa. Ammonito Liotti. Pazienza cala i primi due cambi del match: Russo per Liotti e Marconi per Gori. Calcio d’angolo battuto da Russo, che serve per l’inzuccata vincente di Marconi senza, però, inquadrare lo specchio. Giallo per Furlan per perdita di tempo. Girandola di cambi per Avellino e Catania: Ricciardi per Cancellotti e Dall’Oglio per De Cristofaro, mentre per gli etnei Sturaro per Tello e Costantino per Cianci. L’Avellino la ribalta, dopo che la gara si fosse messa veramente in difficoltà a seguito della rete di Cianci nella prima frazione. Cross di Frascatore per Patierno, il quale provare a staccare di testa, ma la respinta è buona per D’Ausilio; l’ex Audace Cerignola ne approfitta e scarica un sinistro micidiale alle spalle di Furlan. Il Partenio-Lombardi è una bolgia, soprattutto per una rimonta del tutto difficile ed impossibile. Pazienza corre ai ripari per coprirsi: esce Sgarbi per Cionek. Cinque minuti di recupero. E’ finita! L’Avellino accede alla semifinale dei play-off, dove martedì affronterà il Vicenza. Ai biancoverdi sono bastate le reti di Liotti e di D’Ausilio per vincere la gara, ma soprattutto pareggiare il computo totale sul 2-2 per passare il turno. L’Avellino accede alla semifinale, essendo teste di serie e bastavano due risultati su tre.