Le dichiarazioni dell'esperto capitano centrocampista classe 1991 Titty Astarita sul Calcio Femminile, la stagione attuale e non solo

MARANO (NA) - Un campionato avvincente quello dell’Eccellenza Femminile con Le Streghe Benevento avanti di soli 3 lunghezze sull’Independent. Decisivo, infatti, lo scontro diretto portato a casa dai sanniti vittoriosi in esterna nel napoletano. Un rammarico lo stop dei campionati proprio per l’Independent che aveva tutte le carte in regola per tentare l’aggancio in ottica anche dello scontro diretto decisivo nella sfida di ritorno. Le parole del capitano Titty Astarita:

Come sta vivendo questo periodo particolare?

“Lo sto vivendo come tutti rispettando fino a l’altro ieri il lockdown. Oggi ci sono meno restrizioni ma non dobbiamo abbassare la guardia. Ho fatto del lavoro personalizzato a casa ma mi manca fortemente il campo, gli allenamenti, vivere lo spogliatoio con le mie compagne e soprattutto le emozioni che può regalare la partita della domenica”.

Che significato ha per lei essere il capitano di una squadra che lotta per i vertici?

“Essere capitano rappresenta una grande responsabilità ma al contempo un grande onore. Per essere un buon capitano non basta essere un buon giocatore. Bisogna saper tenere il gruppo unito, trascinare, spronare e aiutare le compagne sia dentro che fuori al campo. Esserci sempre e comunque per ognuna di loro, dalla prima titolare all’ultima panchinara trasmettendo anche i valori dello sport. Io nel mio piccolo cerco di farlo tutti i giorni, soprattutto con la mia presenza costante agli allenamenti a cui tengo molto e cercando sempre di ricordare a tutte quali sono gli obiettivi e che per poterli perseguire c’è bisogno di costanza ma soprattutto bisogna crederci sempre, tutte insieme”.

Dal suo punto di vista che stagione è stata?

“Una stagione che ci ha visto protagonisti di un campionato difficile al cospetto di almeno 4/5 squadre di buonissimo livello. Dopo i play off dello scorso anno siamo attualmente al secondo posto in campionato a soli tre punti dal Benevento, ovvero una squadra esperta che ormai occupa i vertici del campionato da diversi anni. Con lo scontro diretto ancora da disputare potevamo giocarci la nostra chance, quindi c’è rammarico. Sicuramente eravamo più preparate e in condizioni migliori per poter affrontare il match, vista anche l’importanza della partita. Comunque tutto sommato è stata una buona stagione grazie ad un grande gruppo compatto e forte fatto di ragazze tutte eccezionali nonché da tecnici e dai dirigenti che ci hanno supportato con sacrificio e passione”.

Cosa si aspetta dalla Federazione in virtù anche del fatto che una società come la vostra ha investito e stava lottando tranquillamente per il titolo?

“Mi rendo conto che la situazione della Federazione è molto delicata. L’unica cosa che possiamo augurarci a questo punto è essere ripescati come seconda in classifica anche perché da comunicati interni la società pare stia lavorando anche per affrontare un campionato di categoria superiore. Inoltre ci auguriamo che lo Stato prenda in considerazione la possibilità di dare aiuti economici a tutte le società che come noi hanno investito”.

Come sta crescendo il Calcio Femminile rispetto a prima?

“La differenza con quello maschile è ancora tutt’oggi abissale. Negli ultimi anni fortunatamente ci sono stati grossi cambiamenti che hanno messo in risalto noi donne che amiamo il pallone. Sono una di quelle che ha iniziato a giocare molto tardi proprio perchè quello femminile è sempre stato un tabù con poche squadre in Italia. O giocavi con i maschi oppure no. Ho sognato fin da piccola di praticare questo sport, meglio tardi che mai. Sono fiduciosa che nei prossimi anni il Calcio Femminile avrà importanza e visibilità che merita”.