La società rossoblu chiarisce alcuni punti della vicenda che hanno visto coinvolti i propri tesserati, che hanno denunciato un’aggressione nei loro confronti

In merito alla risposta del Savoia al nostro comunicato sull’aggressione subita dai nostri dirigenti al “Giraud”, la società Vis Afragolese 1944 precisa quanto segue.

Il Savoia, nella sua nota, ha cercato inutilmente di distogliere l’attenzione dal vero problema, ovvero la totale assenza di organizzazione e la mancata volontà nel garantire l’incolumità dei dirigenti afragolesi. Con il settore ospiti chiuso per motivi di ordine pubblico (divieto di trasferta) ed i distinti non agibili, i dirigenti dell’Afragolese si sono trovati di fronte ad un bivio: o assistere alla gara tra i tifosi locali con tutti i rischi del caso oppure restare negli spogliatoi.

Com’è possibile che il settore ospiti non poteva accogliere una ventina (al massimo) di tesserati dell’Afragolese?

Il direttore generale Antonio Iazzetta non ha offeso nessuno ma ha solo cercato di evitare che i dirigenti rossoblu venissero sistemati in tribuna tra i tifosi locali, conscio di tutti i rischi del caso che si sono poi materializzati.

È falso quanto dichiarato dalla società oplontina quando dice che Noviello ha provocato i presenti. Vincenzo è una persona seria, rispettosa e intelligente e non si sarebbe mai sognato di provocare o offendere, peraltro davanti a centinaia di presenti col rischio di essere linciato, piuttosto è stato lui oggetto di continue minacce.

Gli addetti alla comunicazione Tanzillo e Algamage hanno assistito senza problemi alla partita in quanto regolarmente accreditati in tribuna stampa, in cui erano presenti i soli giornalisti, quindi un settore diverso e separato da quello in cui sono avvenuti i fatti, che non li hanno visti in nessun modo coinvolti.

Il prof. Santoriello era presente in tribuna, salvo poi accomodarsi a bordocampo dopo il parapiglia. È stato l’unico tesserato dell’Afragolese coinvolto nei fatti a poter assistere al secondo tempo, ma solo perché autorizzato dal dirigente della P.S. responsabile dell’ordine pubblico in quanto il prof. appartiene alle forze dell’ordine.

La decisione di abbandonare la tribuna a fine primo tempo è stata inevitabile e per nulla esagerata, visto le minacce della folla inferocita, scatenate dal calcio di rigore concesso all’Afragolese nel primo tempo. In un certo senso è stata una fortuna aver sbagliato quel penalty, altrimenti chissà cosa sarebbe successo.

La Vis Afragolese 1944 con questo comunicato spera di aver chiarito una volta per tutte la questione e non intende più tornarci.

Vincenzo Tanzillo

Ufficio Stampa e Comunicazione Vis Afragolese 1944